mercoledì 26 dicembre 2012

NATALE ITALIANO

Questo e` il mio carrello della spesa di questi giorni italiani. Mi sto sfogando alla grande, sono gia` ingrassata tre chili (mai stata tanto felice di ingrassare!) e la mia pelle cominicia a manifestare con evidenza gli effetti del regime alimentare del tutto scorretto che sto propinando al mio corpo: salame, gorgonzola, formaggi freschi e stagionati, salmone affumicato, maionese, vino, vino, vino, spumante, vino, grappe, amari, panettone, dolci di tutti i tipi. 
Che bello essere a CASA. La casa con la C maiuscola, quella che ti sei costruito con sudore, sangue e debiti, che hai abbellito pian piano negli anni e riempito di cose e cosette utili e meno utili che la rendono davvero confortevole! Il mio bagno caldo caldo, l`aspirapolvere senza filo, il forno, gli attrezzi da cucina, il fornello a cinque fuochi, la lavatrice ad acqua calda (eh si, perche` in Cina esistono anche le lavatrici, come quella che ho io nell`appartamento, che "lavano" solo ad acqua fredda).
Il circondario e` sempre uguale, solo un po` di tristezza in piu`: niente albero di Natale in piazza ne` lucette nel paese della Super Nonna (risparmio?), molti negozi chiusi, alcune tradizioni che non si rispetteranno durante queste feste. E tanta noia per i bimbi, che sono abituati a scorazzare al parco tutto il pomeriggio e che qua nel mio paesello non so dove portare, anche perche` il tempo e` bruttino e pioviggina. La Pupella mi ha detto che lei vorrebbe "andare in qualche scuola", le ho spiegato che tutte le scuole sono chiuse per le vacanze di Natale. Speriamo quindi che, al momento della partenza, sia contenta di tornare in Cina. Ha incontrato tutti i suoi vecchi amichetti e spero che il nuovo distacco sia indolore questa volta.
Io sto gia` incominciando ad organizzare mentalmente le valigie per il rientro nella Terra di Mezzo. Come ci si poteva immaginare abbiamo ricevuto molti regali "alimentari" e dovro` trovare uno spazio consistente per formaggi e marmellate. E per i nuovi giochi che ha portato Babbo Natale. Mi mancheranno i miei affetti e la mia casetta, ma sono anche contenta di tornare "di la`", perche` qui in Italia (e devo ancora razionalizzare il perche` di questa cosa) torno ad essere tormentata dall`ansia. Non so se e` l`atmosfera generale di rassegnazione e tristezza o che altro.
Per ora mi godo quest`ultima settimana di festeggiamenti!

sabato 22 dicembre 2012

ULTIMO PASTO CINESE DEL 2012


Partiamo. Tre settimane in Italia, per le vacanze di Natale.
Che strana sensazione preparare di nuovo le valigie, questa volta per affrontare il tragitto inverso. Piene di vestiti (non possied
o un guardaroba molto fornito... in Italia non mi è rimasto praticamente nulla di decente da indossare) ma soprattutto di regali “cinesi”: cibo per gli amanti dei gusti orientali, oggettini in seta, trapunte e lenzuola.
Sentimenti contrastanti. Sono contenta di rivedere tutti gli amici e i parenti in Italia... sono contenta di rivedere la mia casa e in un certo senso di riappacificarmi con essa dopo gli ultimi, faticosi mesi estivi sola coi bimbi a preparare il trasloco, vissuti davvero con nervosismo e ansia e nei quali perfino le mie amate quattro mura mi sembravano opprimenti e scomode.
Ma nello stesso tempo il cuore si stringe un po' a salutare i nuovi amici conosciuti in terra straniera (anche se con la promessa di sentirci tramite mail e la consapevolezza di rivederci a gennaio) e stamane, nel fare l'ultimo giro di compere al piccolo centro commerciale sotto casa, passando per il grande giardino del compound, ho sentito una punta di nostalgia anticipata.
La Pupella è già scoppiata in lacrime perché il suo amichetto preferito è partito ieri per l'Italia... le è bastato un solo giorno senza di lui per cadere in un abisso di tristezza... ora dovrà affrontare ben due mesi senza il suo principino azzurro, che tornerà in Cina appena a fine febbraio. E chi la sopporterà? Meno male che ci sono di mezzo le vacanze di Natale (durante le quali rivedrà nonni, zii, cugini ed amichetti e non avrà davvero tempo di pensare ad altro) e poi in febbraio le vacanze per il Chinese New Year, nelle quali se tutto va bene faremo un viaggetto.
Oggi pasto frugale, finiamo quello che c'è nel frigo, usiamo piatti di plastica per non sporcare niente e ordiniamo una pizza per la cena: alle 19.30 ci viene a prendere la macchina che ci porterà all'aeroporto e chiuderò la porta della casa cinese, dando un ultimo sguardo per vedere se tutto è in ordine. Fra tre settimane rifarò lo stesso con la casa italiana.
Abbiamo scelto una vita di continui arrivederci e qualche addio... non avevo messo in conto questo lato della faccenda e ora che lo vivo mi rendo conto che bisogna farci il callo.
Partiamo. Italia aspettaci, arriviamo! Accoglici coi tuoi grattacapi politici, coi tuoi cibi meravigliosi, con la pizza della nonna, gli abbracci dei parenti, le chiacchiere con gli amici, i problemi lasciati alle spalle, le vie illuminate a festa, la crisi dei consumi, la neve nel nostro giardino, il bicchiere di vino in compagnia del vicino... godremo appieno le nostre vacanze italiane fino al prossimo volo, al prossimo interminabile viaggio che ci riporterà a Suzhou per altri lunghi mesi.

giovedì 20 dicembre 2012

AND SO THIS IS CHRISTMAS


Come vi dicevo, in Cina non si sente molto l'atmosfera natalizia. Ma... tutto cambia se venite invitati ad un “holiday open house” prenatalizio da un'American Lady!
Questa gentilissima signora l'ho conosciuta in uno dei vari parchetti disseminati nel compound, assieme ad altre signore americane che, quando mi hanno visto arrivare coi due marmocchi, mi hanno subito salutata come se mi avessero da sempre conosciuto e mi hanno invitato a sedermi assieme a loro sulle coperte stese a terra stile pic nic. Quando si hanno bimbi è facile trovare argomenti comuni e chiacchierare (anche con un'italiana che perde il filo del discorso e che deve avere un'inglese davvero ridicolo e divertente!). Così la frequentazione è continuata e un giorno è scattato l'invito, da me con gran gioia accettato!
La casa decorata con foglie d'abete, renne, palle e festoni, il grande albero luccicante, la tavola imbandita con i cibi portati da ognuna di noi, la moltitudine di signore dall'aspetto mooolto americano, il vin brulè mi hanno catapultato in una dimensione da sogno che mi ha stampato un sorriso ebete in faccia. C'erano anche alcune mamme finlandesi dei compagnetti di asilo dei miei bimbi e pure delle signore italiane che già conoscevo, così il pranzo (in piedi, informale e festoso) è trascorso davvero piacevolmente.
Poi, questa settimana, in casa nostra è arrivato San Nicolò! Molti di voi non lo sapranno ma dalle nostre parti c'è questo Santo che porta caramelle e doni ai bimbi bravi, la notte tra il 5 e il 6 dicembre. Anche se siamo in terra straniera ho voluto perpetrare la tradizione e ho fatto trovare ai bimbi due piattini colmi di caramelle ed una letterina di San Nicolò nella quale il santo dice che, sì, la Cina è molto lontana, ma al giorno d'oggi c'è internet e lui ha scritto una mail ai suoi amici Drago Buono e Maiale Dorato chiedendo loro se potevano portarci qualche dolcetto. Non avrei mai creduto ma la Pupella è rimasta molto colpita da questa cosa. Mi ha chiesto, da vera cinesina, se San Nicolò prima di entrare in casa nostra si è tolto le scarpe. Ma poi quando le ho riletto la letterina ed ha capito che sono stati gli amici cinesi ad aiutarlo, ha detto che lei, di notte, ha sentito un rumore in salotto e probabilmente era il “pig” che entrava. Viva la fantasia dei bambini! E viva il San Nicolò cinese che ci ha regalato gioia e sorrisi!

domenica 2 dicembre 2012

E LIBERACI DAGLI ADDITTIVI!

Ecco è iniziato dicembre! Qua in Cina, ovviamente, l'atmosfera di Natale non si sente un granché, sebbene nei grossi centri commerciali ci siano alberi addobbati e musica ad hoc. Ma mancano le strade illuminate, le lucette alle finestre, le sagome di presepi nei giardini, insomma tutte quelle manifestazioni personali e genuine di una festività fatta anche di tradizione e non solo di consumismo. Ma a 3000 km da casa ci può stare.
Anche il Christmas Party del Kindergarten, tutto sommato, è stato piuttosto deludente: molto cinese e poco natalizio. Organizzato nella sala di un albergo, sul palco si sono susseguite maestre canterine e genitori danzanti, e l'immancabile Gangnam style. Molte ragazzine con vestiti bianchi tipo matrimonio e signore asiatiche in abito da sera (erano le undici del mattino) ma anche qua, poca davvero poca atmosfera natalizia. Mi aspettavo almeno un Babbo Natale che distribuisse i doni, ma niente. Sono stati spartiti dai maestri. La Pupella, di questo, era molto contenta “Meno male che non è venuto Santa (Babbo Natale, ndt) a portare i regali” e io “Perché??” risposta “Perché mi fa paura”.
Cosa carina era che ad ogni famiglia è stato chiesto di portare qualcosa da mangiare di tipico del proprio paese d'origine. Sarebbe stato ancor più carino se io fossi riuscita per lo meno ad assaggiare qualcosa, così almeno vi raccontavo. Ma, correndo (sola) dietro ad uno e all'altro figlio mi è rimasto davvero poco tempo per mangiare, scattare foto e sollazzarmi. Ringraziate che, in fretta e furia, ho fatto lo splendido scatto di cui sopra, così almeno vedete una panoramica della tavolata!
Io mi farò portare dal Babbo Natale con gli occhi a mandorla un regalo carino carino: il forno! Ho deciso che con l'anno nuovo cercherò di cucinare più cose possibili da me, badando molto alla qualità dei cibi. Non credo che potrò permettermi una spesa totalmente bio (che nel Celeste Impero costa come e forse anche di più che non nello Stivale), ma per lo meno cercherò di evitare biscottini, pane, crackers confezionati e tutti quegli snack pronti che abbondano nelle corsie di ogni negozio alimentare cinese, ma che, a leggere (o cercare di leggere) l'etichetta ti vengono i brividi: disodio edetato, metabisulfite, neotame, butylated hydroxytoluene, senza contare l'onnipresente MSG, ovvero glutammato monosodico. Insomma, chi più ne ha più ne metta. Confesso che in questi primi mesi cinesi ho comperato gallette e snack anche io, ma ho notato davvero che i miei figli sono iper-agitati e niente mi toglie dalla testa che questo sia dovuto anche a tutti gli addittivi e conservanti che propino loro, magari convinta di dare una merenda sana (tipo mandorle o frutta secca). Non è facile, per ovvi motivi, decifrare un'etichetta scritta in caratteri cinesi. Ma ho imparato perlomeno che più lunga è la lista degli ingredienti, peggio è. Se compero le mandorle, ad esempio, perché ci sono cinque o sei ingredienti oltre alle mandorle? Che cavolo ci hanno messo sopra? Insomma: tanta, tanta attenzione! Mai dare nulla per scontato! Informarsi.
Anno nuovo, svolta alimentare! Pregando sempre che le verdure comperate al mercato non siano state innaffiate con l'acqua inquinata del canale. E cercando di non diventare fanatici.

mercoledì 28 novembre 2012

CONDIVISIONE

Mentre io vi parlo di involtini primavera e bicchieri d'acqua calda, qualcuno fa bellissimi documentari fotografici e si impegna a capire la società cinese!
Andate a sbirciare, sono foto bellissime e spiegano bene cosa sia la Cina al giorno d'oggi!
Cliccate su:

martedì 27 novembre 2012

VINO, CREPES, CAPELLI, VARIE ED EVENTUALI

Sapete che a me piace sperimentare. E così ho deciso di provare a comperare una bottiglia di vino cinese, quella della foto. Vabbé, bevibile, dai! Meglio del vino in cartone. Con la cena di pesce ci stava. Niente a che vedere con il nostro amato vino italico, ma accontentiamoci. Ah, per inciso: il vino cinese non costa poco. La prossima volta se proprio dobbiamo comperare il vino lo prenderemo importato!
Altra sperimentazione: ho tagliato i capelli, dal parrucchiere sotto casa. Ho portato un disegnino di come volevo la mia testa e devo dire che è stato bravo! Ho tagliato la frangia, dopo anni che portavo la riga in mezzo e mi mettevo i capelli dietro le orecchie. Insomma mi sono “cinesizzata” il look!Devo dire che quando ha preso la ciocca davanti per tagliarla ero un po' spaventata: non sapevo se mi sarebbe piaciuto vedermi così diversa. Ma il risultato è buono, io mi piaccio e qualcuno mi ha detto che sembro più giovane, che volere di più?
Sono anche andata a fare un po' di compere per riempire un po' il mio armadio: dall'Italia avevo portato davvero poche cose, convinta che avrei fatto affari d'oro a comperare i vestiti nuovi in Cina. Mi sbagliavo. Il primo impatto è stato tremendo: taglie minuscole, moda completamente diversa da quella europea (pizzi, merletti, pois, colori improponibili) e per le cose accettabili prezzi alti, paragonabili ai nostri. Poi pian piano ho imparato dove andare a comperare le cose, principalmente nelle grosse catene con marche occidentali, ma riesco ora anche a fare buoni affari nei mercatini locali. E, naturalmente, ci sono i vestiti su misura! Qui in Cina si usa molto commissionare camicie, abiti e cappotti ai sarti, scegliendo modello e stoffa. Io mi sono fatta fare due tubini e una gonna al mercato delle stoffe e (contrattando un po') si spende davvero poco! Così avrò cosa mettermi per la festa di Natale del Kindergarten (sulla comunicazione con le informazioni c'era esplicitamente scritto di venire vestiti nella maniera adeguata!).
Purtroppo il papi viaggiante si perderà anche l'esperienza della festa di Natale, è partito di nuovo e stavolta starà via un po' più a lungo, una decina di giorni.
Per questo motivo volevamo goderci il week end tutti insieme facendo qualcosa di bello, ma anche qui in Cina vale la nuvoletta fantozziana che manda giù secchiate di pioggia nel week end e sparisce il lunedì, lasciando spazio ad un splendente sole. Così siamo stati costretti a rinunciare a gite e gitarelle e siamo rimasti sigillati in casa tutto il giorno. Che fare? Ma ci siamo dati alla cucina, naturalmente!. Ecco le foto della Pupella che arrotola le crepes con la marmellata!


lunedì 19 novembre 2012

MA PERBACCO!



Ebbene sì, sotto casa, DICO, SOTTO CASA, hanno aperto un nuovo locale italiano, che servirà dalle colazioni, ai pranzi, alle merende, cene e anche pizze, formaggi, salumi (soave nome quasi dimenticato) e wine tasting!
Ovviamente ci siamo fiondati subito, in allegra compagnia di altri italiani (e non solo!) nostalgici di conosciuti sapori. Devo dire che l'accostamento vino e salumi proprio mi mancava! E devo ribadire che la scelta di venire a vivere in questo compound è stata ottima: è come un piccolo villaggetto, con stradine e negozi, incontri sempre qualcuno che conosci per strada e non ti senti mai solo!
Qui in Cina a tavola ci siamo adeguati alle usanze e beviamo birra Tsingtao o the, o adirittura, udite udite, acqua calda! Ebbene sì, pure quello abbiamo fatto.
Qualche giorno fa ho chiesto alla mia ayi di insegnarmi a cucinare qualche pietanza cinese. Come ho già avuto modo di spiegare in un altro post, in linea di massima le cinesi in casa non cucinano tantissimo, difatti alla mia domanda “ti piace cucinare?” lei mi ha guardato con occhi spaventati (della serie: non mi chiederà mica di preparale i pasti, questa qui adesso?) e poi mi ha risposto “Un poco”. Un poco??? Vabbé non a tutti piace spignattare. Mi ha scritto la lista della spesa (in cinese! Che io diligentemente mi sono tradotta) e mi ha insegnato a cucinare i vermicelli con il manzo. A me non sono dispiaciuti per niente, il papi viaggiante li ha mangiati ma controvoglia: preferisce di gran lunga un piatto di spaghetti con la salsa!
L'inverno è arrivato anche a Suzhou e noi in camera da letto abbiamo poco più di sedici gradi... l'appartamento è all'ultimo piano, grande, con pavimento in marmo e, ovviamente, senza riscaldamento. Ci scaldiamo con i condizionatori ed è un tipo di calore soffocante che dopo pochi minuti che l'hai spento ti piomba addosso di nuovo il freddo. Mi hanno detto che i cinesi non li accendono: li trovano insalubri (non hanno tutti i torti, ma nemmeno il gelo è tanto salubre, dico io!). Adesso ho capito perché nei negozi vedevo spuntare maglie e pantaloni imbottiti, ciabatte col pelo, borse dell'acqua calda e perfino copriwater morbidosi!
Come volevasi dimostrare, siamo tutti pieni di tosse e raffreddore. Il Torello ha avuto un paio di giorni di febbre, ma per fortuna è un bimbo forte e gli è passata subito senza dover ricorrere a visite in clinica! La Pupella ha iniziato a tossire per finta, perché voleva lo sciroppo anche lei, e se l'è chiamata sul serio! Quindi ora ci siamo attrezzati pure noi: maglie e maglioni in pile, pantaloni a doppio strato, ciabatte pelose! Ma quanto mi manca la mia bella stufa in maiolica della casa italiana! Tanto da trovare allettanti perfino le stufe con fuoco finto che ho visto sabato in un negozio di casalinghi (e questo la dice lunga!).

mercoledì 7 novembre 2012

PROVIAMO, DAI!


È quello che ho pensato quando per l'ennesima volta le amiche italiane del compound mi hanno proposto di andare con loro a fare il massaggio nel centro sotto casa.
Così, un po' spaventata da vari racconti di lividi e post-malesseri calmati solamente con antidolorifico, ho varcato la soglia del centro accolta da sorridenti cinesine che mi hanno infilato le ciabatte e condotta, insieme alle mie amiche, nella saletta della tortura. Prima mezz'oretta di sauna (abbiamo un po' barato sul tempo, e anche abbassato la temperatura. Io già a 50° mi sentivo svenire) poi inizia il massaggio... l'unica parte rilassante sono i primi dieci secondi, nei quali ti spalmano l'olio. Successivamente mi hanno, nell'ordine:
  • piallato i polpacci (dopo mi sentivo come se avessi corso una maratona)
  • scalpellato con le dita la cellulite dell'esterno coscia
  • scardinato ripetutamente le spalle e le scapole
  • rimestato la pancia, spostando le viscere di qua e di là con forza e cattiveria
  • dulcis in fundo: massaggio al seno. Ora ho capito perché la mia compagna di stanza, che già conosce il posto, non ha voluto farlo. Manipolarle, strizzarle e tirarle serve a renderle più giovani e sode? Boh! Io credevo il contrario!
Vi dico solo che sono passati due giorni e mi fa ancora male tutto.
Per concludere degnamente la mattinata di nuove esperienze che probabilmente non ripeterò, per pranzo ho provato uno dei lunch-box di instant noodles che vanno per la maggiore qua in Cina. Questo è il contenuto:

si aggiunge un bicchiere d'acqua calda e il risultato è questo:


Invitante, vero? Quello che ho scelto io, poi era piccantissimo. Nei supermercati ci sono intere corsie piene di questi pacchetti, tutti i gusti e tutti i tipi, i cinesi li usano molto per pranzare (ad esempio sul lavoro) in quanto costano davvero poco, l'equivalente di 50-70 centesimi di Euro, e sono comodi e veloci da preparare (avete visto? C'è perfino la forchettina, dentro!). Una cosa curiosa che ho scoperto dei cinesi è che cucinano pochissimo in casa, sono dei veri fanatici dei cibi pronti. Mangiano spesso (e aggiungerei a tutte le ore) fuori casa (nei loro ristoranti o tavole calde si spende davvero pochino) o comprano take away, non capita di rado di vedere casalinghe tornare a casa con pacchettini pieni di pietanze fumanti e sgocciolanti. Molte donne non sanno nemmeno cucinare. Impensabile per una massaia italiana! Difatti, vi confesso, a me gli instant noodles non sono proprio piaciuti! Si spende davvero di più a comprare verdura e carne e far da sé, ma vuoi mettere???

lunedì 5 novembre 2012

SHAN TANG JIE E CIBO DI STRADA (MA NON PER NOI!)


Suzhou ti sorprende. Sabato sera è venuto giù un diluvio che faceva prevedere una domenica uggiosa chiusi in casa. Invece l'indomani mattina splendeva il sole ed il cielo era azzurro e terso! Proprio il tempo adatto per onorare la tradizione e andare a fare la consueta gita turistica. Abbiamo scelto di andare a vedere Shantang jie, la famosa strada che si snoda per 7 miglia dalle mura di Suzhou alla Tiger Hill.
La stradina (in teoria pedonale, in pratica i motorini ti sfrecciano intorno strombazzando) sarà anche tagliata a misura di turista, ma i l'ho trovata molto suggestiva e in certi tratti mi pareva davvero di essere a Venezia!
La prima parte è costellata da negozietti di souvenir e lanterne rosse appese. Abbiamo incontrato molte coppie di sposi che facevano le foto, e anche questi... (scusate se la qualità della foto è scarsa, ma l'ho scattata in velocità).
Poi la stradina diventa sempre più stretta e sempre più “cinese”, tramutandosi in un mercatino di frutta, verdura, vestiti, uova dei cento anni (il signore che le vendeva non voleva lasciarmele fotografare e se ho capito bene voleva dei soldi per ogni foto scattata)
 e altre leccornie...



magazzini sporchi, ginseng messo ad asciugare sul marciapiede, panni stesi, uomini che si lavano i capelli in una bacinella in strada, gallinelle in gabbia, 



entratine di case private piuttosto caratteristiche e modeste, viste mozzafiato sui canali, e quant'altro degli occhi curiosi possono catturare!
Noi eravamo coi bambini al seguito, quindi dopo un poco siamo tornati indietro. Ma mi riprometto di venirci di nuovo, da sola e con macchina fotografica “seria”, e farmela tutta a piedi fino alla Tiger Hill.
Oggi avrei voluto pranzare con cibo di strada, ma il papi viaggiante me lo ha tassativamente proibito. Così siamo tornati al SIP e siamo andati a mangiare nel centro commerciale del Walmart. Che differenza ritrovarsi nel regno del nuovo consumismo cinese, tutto lucido, pulito, pullulante di gente ben vestita, dopo aver trascorso la mattinata nella Old Town! Volevo portare papi viaggiante e pupi in un ristorante cinese che avevo provato con la Super Nonna poco prima che lei ritornasse in Italia, ma c'era la fila per entrare! Così abbiamo ripiegato in un locale con cucina del sud est asiatico, non male dai, anche se la figliolanza non ha toccato cibo (hanno gradito molto di più la pizza serale, gustata in uno dei ristoranti italiani di Suzhou!)


giovedì 1 novembre 2012

ZUCCA CINESE

 
Oggi è il primo novembre. Ognissanti. I pupi, dato che frequentano una scuola internazionale, si sono travestiti. Il Torello da Spiderman, la Pupella da streghetta! Visto che il carnevale non lo faremo, ho deciso di sposare questa tradizione che non ci appartiene. E poi ai bimbi basta davvero poco per essere contenti: un cappello a punta, un mantellino ed un po' di trucco viola sugli occhi e la Pupa aveva un sorriso da un orecchio all'altro! Il Torello invece era serioso come sempre: troppo piccolo ancora per apprezzare il fatto che era travestito da super eroe!
L'unica cosa che faccio da anni, perché mi piace e mi fa allegria, è intagliare la zucca. E anche ieri ho mantenuto viva la tradizione, ho creato un faccino semplice su una zucchetta comperata al mercato e stasera cucinerò un buon passato di zucca e patate dolci!
Qui a Suzhou il tempo è cambiato: ha piovuto negli scorsi giorni, e sembrava proprio autunno. Un autunno di quelli umidi e grigiastri, che ti mette addosso una strana malinconia. Ero poi maggiormente intristita dal fatto che il Papi viaggiante è via, e da un paio di notizie brutte ricevute. La prima è che una delle persone che ho conosciuto se ne andrà da qui. Niente di strano per la vita degli espatriati. Ma io mi ci devo abituare. Non fai in tempo ad affezionarti a qualcuno che magari il marito viene spostato di sede, o se ne tornano al paese di origine. Succede. E' normale. Imparerò ad affrontarlo. E spero che lo impari anche la Pupella, che l'altra sera ha pianto mezz'ora pensando alla sua amichetta in Italia. E' una bimba così sensibile e si affeziona tanto agli amici...
La seconda notizia triste riguarda un ragazzo (americano, credo) che si è buttato da uno dei palazzoni, proprio vicino a casa mia. Questo fatto mi ha turbato molto e passando la sera nei vialetti del giardino i grattacieli mi sono sembrati improvvisamente minacciosi e cattivi. E mi sono fatta tante domande: cosa passa per la testa della gente? Quanto inganna l'apparenza? Persone che sembrano equilibrate e serene magari nascondono drammi interiori e infelicità. E come dev'essere per uno straniero dover affrontare se stesso in un luogo così diverso e lontano, quando magari dentro non sei proprio a posto, quando magari ti trascini delle tristezze e dei nodi irrisolti?
Per fortuna ho anche cose piacevoli sulle quali posare lo sguardo della fantasia. Ad esempio: sabato per puro caso ho scambiato quattro parole con una ragazza  che vive qui e che disegna acquarelli e fumetti. Il suo sito è www.kstipetic.com se vi va di darci un occhio. Mi ha raccontato che c'è una libreria (famosa) qui a Suzhou, dove organizzano tanti eventi letterari e artistici. Capperi! Ci devo andare! Anche se l'idea di disquisire d'arte e libri in inglese mi turba non poco, soprattutto perché per ora mi sento molto mamma isterica piuttosto che artista misteriosa!!! La libreria si chiama Bookworm (www.suzhoubookworm.com), ditemi se non sembra interessante!
Visto che sono in vena di postare link, andate a vedere questo: http://gattosandro-viaggiatore.blogspot.co.uk/search/label/Suzhou, è il diario di viaggio di un'amica blogger che quest'estate è stata in Cina ed ha magistralmente documentato ogni tappa. Dato che è passata anche da queste parti (e dato che per vedere le MIE di foto dovrete aspettare chissà quanto) visitate i suoi post che sono splendidi!

venerdì 26 ottobre 2012

PENSIERI SPARSI DAVANTI A UN PARCO PASTO



Oggi, pranzando, la mia mente vagava, mentre lo sguardo si posava sul panorama al di fuori della finestra, fatto di palazzoni, nebbiolina piovviginosa (dopo settimane di sole splendente e cielo quasi terso) e case a perdita d'occhio.
Sono due mesi e mezzo che abitiamo in Cina. Per certi versi mi sembra già passata un'eternità, tante sono le esperienze già fatte e le cose nuove sperimentate. E invece si tratta appena di una tacchetta minuscola nella cronologia temporale della mia vita. Poco tempo, ma posso dire che ormai la fase di ambientamento sia finita. Abbiamo la scuola, le nostre conoscenze, le nostre amicizie, i nostri negozi, i viaggi e i rientri del papi, il parco giochi... insomma stiamo consolidando una nostra routine.
Io, in teoria, dovrei avere un sacco di tempo libero, dato che i bimbi sono a scuola fino alle 15.30. In pratica, mi sembra sempre di non riuscire a fare tutte le cose che vorrei fare. Forse sono io che vorrei riempire troppo le mie giornate... mi piacerebbe ricominciare seriamente a studiare cinese, approfondire il mio inglese, ricominciare a dipingere (ah, a proposito: tele, pennelli e colori li ho già acquistati!) e a scrivere, prendermi cura del mio povero corpo da quarantenne con qualche massaggio (dopotutto siamo o non siamo nella patria della mitica medicina cinese?), una buona alimentazione (cibi inquinati permettendo...), fare un po' di movimento; curare la mia anima e la mia crescita personale con buone letture, esercizi, bei pensieri. Mantenere vivi i rapporti con gli amici italiani scrivendo loro mail e spedendo foto, aggiornare i miei blog. E, naturalmente, non vorrei diventare un eremita chiuso in casa a dipingere e scrivere: anche la sfera sociale necessita del suo tempo! Secondo voi mi bastano le ore di una giornata? Calcolando che Suzhou non è proprio piccolina, e che per spostarsi da un posto all'altro (magari per comperare le cose che sotto casa non si trovano) ce ne vuole di tempo (e anche la spesa ogni tanto va fatta!) io credo proprio di no!!! Diciamo che, tanto per cominciare, basterebbe svegliarsi prima la mattina, e non ridursi a portare i bimbi a scuola tre minuti prima che chiudano il portone, ehm ehm!
Suzhou mi sta diventando familiare, anche se davvero per visitarla tutta non basterebbe un anno intero di giornate passate a girovagare. Non conosco nemmeno ancora tutto il compound, fate voi.
A detta di molte altre donne espatriate con le quali ho parlato in questo periodo, il posto dove viviamo non è “REAL CHINA”: soprattutto il grande quartiere sul lago, che si chiama SIP , è una specie di “bolla” dove gli stranieri galleggiano tranquilli. Ma io sono una persona curiosa. Forse un giorno troverò il coraggio di prendere un bus e scendere “oltre il ponte, dove c'è la vera Cina”, magari portandomi la macchina fotografica, e gironzolare in cerca di qualcosa da raccontarvi! Per ora, nelle prossime puntate, vorrei condividere con voi pensieri, emozioni e sensazioni di una donna (e prole) italiana che ha scelto di vivere a migliaia di chilometri di distanza. Certe situazioni ed immagini per me stanno già diventando “scontate”, perché mi sto abituando a questo posto. Ma per quelli di voi che non ci sono mai stati, magari un racconto che per me sembra banale può essere davvero interessante! Alla prossima allora!

lunedì 15 ottobre 2012

FESTA! (TANTO PER CAMBIARE!)



Prima festa organizzata nella casa cinese... i genitori di un'amichetta della pupella mi hanno gentilmente prestato un forno (elettrodomestico non previsto nella stragrande maggioranza delle cucine cinesi) e mi sono data alla pazza gioia cucinando pan di spagna, pizza, tartellette con le mele...
Alla fine la torta ho deciso di farla io... non è facile trovare dolci all'altezza delle aspettative italiane, qui in Cina, quindi mi sono detta: ma sì dai, verrà buona! Non era male, la decorazione lasciava ancora un po' a desiderare ma forse per quando i bimbi compiranno 18 anni sarò diventata un'esperta!

Purtroppo il papi viaggiante è nuovamente... viaggiante! Così si è perso le leccornie e la bella compagnia: eravamo in tanti, più o meno una trentina tra bimbetti e genitori, quasi tutti italiani. Avrei voluto invitare anche altri, ma trenta persone mi parevano già sufficienti ed avevo paura di non riuscire a tenere a bada tutto! Sarà per la prossima volta! Sono stata comunque molto contenta che dopo due soli mesi di Cina la nostra casa era invasa da amici, chiacchiere, giochi! E' stato davvero bello festeggiare insieme!
Anche al kindergarten si usa fare una piccola festina di compleanno: dopo pranzato ho portato in classe biscottini (comperati... italiani però!) e sono potuta restare a vedere e scattare foto mentre i compagnetti cantavano “Happy birthday” e la pupella, ornata di cappello a punta, distribuiva i dolci. Sono rimasta a dir poco scioccata di come la mia bimba già capisca l'inglese! E la prossima settimana il festeggiamento tocca al torello, che anche lui compie gli anni in ottobre!
Vi racconto la scena mitica di un paio di giorni fa: la pupella che pedala contenta nel giardino condominiale, cantando a squarciagola in cinese una canzone imparata all'asilo. I cinesi si giravano a guardarla e io mi sentivo davvero orgogliosa! Capperi come imparano in fretta! Io invece devo decidermi a prendere in mano gli appunti e studiare, altrimenti invece di progredire mi dimenticherò anche quello che di lingua cinese già so!

POLLO CON MOSCHE AL SUZHOU AMUSEMENT LAND



NOTA: Per una settimana mi è stato impossibile connettermi e aggiornare il blog. Quindi oggi vi sciroppate ben due post! :) Uno è relativo alla scorsa domenica, l'altro a ieri!! Buona lettura!



Domenica mattina ci si è posta davanti una scelta esistenziale: goderci una grigliatona con gli amici del compound od onorare la tradizione delle gite domenicali? Oramai avevamo già detto alla pupella che l'avremmo portata al parco divertimenti di Suzhou e così, mentre il papi si asciugava le lacrimucce per l'occasione persa di bere mangiare e far festa, abbiamo fatto la passeggiata che da casa nostra conduce alla fermata della metropolitana. Dopo venti minuti di viaggio sotterraneo siamo sbucati proprio di fronte all'ingresso del parco.
Abbiamo sborsato una cifretta considerevole per l'ingresso (sui 15 euro a testa per gli adulti, i pupi essendo inferiori a 110 cm di altezza, così funziona qui, non hanno pagato) ma dentro se uno ha voglia (e coraggio) ha molto da fare: lancio con il deltaplano dalla montagnola, fionda umana, montagne russe con giri della morte multipli, tra cui uno coi piedi a penzoloni, caduta libera, e altri che non so descrivervi ma che mi sono ben guardata dal considerare. Io sono paurosa per queste cose, inutile negarlo o girarci intorno. Così l'unica cosa che ho fatto è andare sulle giostrine con la pupella, e mi sono spaventata perfino sul mini ottovolante a misura di bambino che di giri ne faceva solo uno, ma veloce veloce. E mentre la piccola serrava gli occhi, io le stritolavo la mano con la mia (nell'intento di farle coraggio, ma chissà invece che ansia le ho trasmesso!)
Il torello invece ha avuto una giornata no: poche giostre erano adatte a un nanetto della sua taglia e anche l'unica che poteva godersi, siccome ha fatto il monello ed ha sbattuto la testa su un palo di ferro mentre aspettava la fila per entrare, se l'è persa perché ovviamente il papi lo ha preso e riportato da noi, urlante e in lacrime. Povero torello! Meno male che c'era almeno lo scivolo e il giro in barca nel paese delle fiabe (che io ho trovato piuttosto orrido, ma per i bimbi andava bene) a tirarlo su!
La sera prima avevo detto al papi: ci portiamo un panino domani? Ma nooo! Che panino! Troveremo qualcosa là. Aha! Ristorante tipo tavola calda, solo cibi cinesi, mosche che volavano, malandato e sporchetto. Ho preso quello che mi pareva meno peggio, i pupi hanno mangiato solo qualche cucchiaiata di riso bianco. E nel pollo (che non mi pareva male), dopo che avevo mangiato quasi tutto, ho trovato una mosca che aveva deciso di terminare la sua vita nel denso sughetto.
Così ci siamo buttati su gelati e pop corn, forse meno sani ma più appetibili! E la giornata è passata piacevole e divertente, nonostante i malumori del torello.


martedì 2 ottobre 2012

PRIMO OTTOBRE GIORNO DI FESTA NAZIONALE (E PRIVATA!)


Il primo ottobre in Cina è la Festa nazionale della proclamazione della fondazione della Repubblica Popolare. In più quest'anno coincide con il Mid Autumn Festival (andatevi a vedere su Wikipedia di che si tratta... io non sono ancora in grado di spiegarvelo!) e quindi i bimbi hanno una settimana di vacanza da scuola.
A casa nostra, il primo ottobre è il compleanno della nostra primogenita, la principessina assoluta (che vorrebbe esserlo, una principessa! Ma spesso sembra Shrek per come si comporta!)
Quindi, grandi festeggiamenti! Torta (nella foto), candeline, canzoncina di auguri e, fuori in strada, fuochi artificiali! (No, non li abbiamo commissionati noi: qua in Cina li sparano per ogni occasione, figuriamoci per il giorno di festa!)
La pupella ha ricevuto una fiammante bici rossa con caschetto arancione! Era contenta, vedremo ora quanto la userà... il pomeriggio l'ho portata a fare un giro e già lagnava che ha paura di cadere... e che fa fatica. Come sempre, è riuscita ad evitare di impegnarsi e si è fatta portare in giro (seduta sul portapacchi dietro) da un baldo giovane decenne. Io schiumavo invidia: com'è che a me sta cosa non è mai riuscita?
La sera siamo usciti sul lungolago (a proposito, ormai usiamo spesso la metropolitana anche per muoverci coi bambini: c'è una linea sola per ora, ma è davvero comoda anche perché non ci sono scale da affrontare con il passeggino) e c'era un sacco di gente, venditori di zucchero filato, motorette con annessa grigliettina che vendevano salsicce e salsiccette arrostite.


E poi c'erano le lanterne di carta con la fiammella, quelle che bisogna avere perizia per far volare in aria, altrimenti ti si accartocciano bruciando. Purtroppo non sono riuscita a fotografarne nemmeno una, perché proprio nel momento in cui le facevano decollare noi eravamo a mangiare e le ho viste solo attraverso la vetrata del locale.
Comunque, davvero un bel compleanno! Tornati a casa verso le dieci lei si è seduta un attimo sul divano e si è addormentata secca secca (e io pure, sono andata a portare a dormire il torello e mi sono inesorabilmente stecchita accanto a lui nel lettino... il papi è pure un po' seccato per questo... ehm... visto che non è la prima volta che capita!). A notte inoltrata mi sono ridestata e, caracollando, sono andata nel lettone ma... sorpresa! L'ho trovato occupato! La pupella dormiva beata al mio posto, così io mi sono ridotta a stare in un angolino. “Ben ti sta” mi ha detto il papi viaggiante. Ma guarda te...

martedì 25 settembre 2012

BARBEQUE!

Annuncio solennemente che la nostra famigliola ha passato il suo primo week end di divertimento e relax da mesi e mesi a questa parte! Tutti insieme, senza i patemi di arrivi o partenze (del papi), in compagnia ed allegria. Ce lo siamo proprio goduto.
Sabato qui a Suzhou pioveva... siamo rimasti pigramente in casa e nel pomeriggio abbiamo invitato a bere un caffè da noi una coppia di nuovi amici. Domenica invece il tempo ci ha stupito regalandoci una bellissima giornata di sole e cielo (più o meno) terso e siamo stati invitati a una grigliata organizzata nel giardino condominiale dal nostro gruppetto di connazionali. Ognuno ha portato qualcosa, le tovaglie sono state stese sulle panchine e vi assicuro che, come da meravigliosa tradizione italica, non mancava proprio nulla! (mancano solo le foto, che ho fatto ma non posso postare perché non trovo il cavetto della macchina fotografica, groan, ma ho fatto un bel disegnino apposta apposta per voi!)
Mentre scendevamo in giardino sprizzavamo allegria da tutti i pori: un'occasione di far festa in compagnia rende davvero felici! La grigliata, poi, non so perché ma ha sempre un'atmosfera particolare, non trovate? Tra chiacchiere e mangiate siamo rimasti nel giardino fino a tardo pomeriggio, le guardie del compound hanno controllato un po' che non dessimo fuoco a tutto e poi se ne sono andate, le signore che si occupano del giardinaggio invece (qua si lavora anche di domenica, eh!) sono rimaste a guardarci un po' più a lungo... Calcolando che qua in Cina alle 18 si apparecchia già per la cena, dovevano sembrare davvero strani questi italiani che mangiano tutto il pomeriggio!
La pupella è sparita praticamente subito, dopo aver mangiato un pezzetto di pizza, in compagnia dei suoi nuovi amici (tutti mediamente più grandi di lei, dai 5 ai 10 anni), li sentivamo strillare in lontananza mentre giocavano scatenati e ci faceva un effetto strano avere una figlia così piccola che già gioca lontano dalla nostra vista... ma il compound è un posto protetto, recintato e controllato e ci sentivamo (relativamente) tranquilli. Il torello invece non ha ancora l'età per gironzolare da solo (anche se ci prova) ed è stato più o meno vicino a noi, cercando di imparare ad andare in monopattino (e, ovviamente, c'è riuscito!).
Rincasati verso le 18.30 (purtroppo qua fa buio presto) abbiamo nutrito i bimbi con un po' di latte e li abbiamo ficcati a letto presto: alle 20.30 entrambi erano tra le braccia di morfeo. Così io e il papi ci siamo potuti godere una pigra domenica sera sul divano davanti a tv (lui) e portatile (io) a guardare film e spulciare ricette cinesi sul web! Sembra una cosa banale, ma come vi ho detto non ci capitava da mesi. E per noi è stato come essere in vacanza!

domenica 23 settembre 2012

SPERIMENTAZIONI


Continuano le sperimentazioni in cucina... e nella vita! Il pranzo fotografato era riso (rigorosamente in bianco, alla cinese) condito con un sughetto di melanzane (quelle viola, sottili, lunghe e saporite), peperoncino verde, pancetta cinese e nespole secche. Mi piacevano molto i colori di questo piatto!
Ormai sono di casa al mercato delle verdure nel piccolo centro commerciale di fronte al compound (scoperto per caso a un paio di settimane dal mio arrivo, dopo che con mia suocera ci lamentavamo sempre di come mai non c'erano mercati “come li intendiamo noi”, poiché da fuori tutto diresti, tranne che di un enorme mercato coperto si tratti!). Ho la mia fruttivendola preferita e amo davvero tanto girare per le bancarelle ed osservare tutti i tipi di verdura, tanti e alcuni anche molto diversi dalle nostre, e i negozietti del pesce (vasche con pesci vivi, eh! Non credo che avrò mai il coraggio di comperarli...), della carne e dei “mian” (gli spaghetti cinesi, fatti giornalmente nel retrobottega... io continuerò ad acquistare quelli confezionati eheh!)
Giornata di grandi novità: questa mattina anche a casa mia è venuta la famosa ayi, la “zia”, che non è solo una signora delle pulizie, una tata, una tuttofare, è proprio un pilastro della società cinese (e delle famiglie straniere che vivono in Cina), non mi dilungo sul suo ruolo, spulciate un poco nei vari blog di donne espatriate che sono nei miei link su Alienanto.com e troverete tante notizie e testimonianze divertenti e piacevoli da leggere!
Io posso solo dire che mi sono sentita... in colpa. Sì perché avere una signora che mi viene ad aiutare in casa tre mattine a settimana mi ha fatto sentire a disagio... Anche se la casa è davvero grande e se non avessi preso nessuno avrei dovuto passare le mattinate a pulire lavare stirare rassettare (e smazzarmi tanto per organizzare un trasferimento per poi ridurmi a ciò... potevo farlo benissimo restando in Italia, no?), anche se i pupi sporcano tantissimo e non mi mancherà comunque il mio bel daffare, anche se nessuna ayi sarebbe venuta da me per meno di tre volte a settimana, anche se, anche se... la sensazione immediata è stata quella!
Se poi aggiungiamo il fatto nel primo pomeriggio, assieme al papi viaggiante, siamo andati a provare un massaggio ai piedi nel nuovo centro che hanno aperto praticamente SOTTO CASA, la sensazione da “gran signora” è stata completa.
Il massaggio ai piedi... ne vogliamo parlare? Ci siamo andati assieme alle amiche italiane, eravamo in tre nella stanzetta... poltrone morbide, ergonomiche e comode... entrano tre baldi giovani e ci immergono i piedi in un catino di legno con acqua caldina e petali di fiori (fin qui piacevole) poi ci dicono di sederci e cominciano a mazzuolarci spalle e schiena con dita che sembravano una morsa. Poi, di nuovo piedi all'aria, ci hanno fatto una specie di “scrub” con una polverina (non chiedete cosa fosse... non lo so) e io già saltavo dal solletico. Quando sono andati a prendere una valigetta con vari attrezzi io, lo ammetto, mi sono spaventata. Il massaggio era energico, e certe parti dei piedi mi facevano davvero male. Ma il top è stato il risucchio alla pianta del piede coi bicchieri infuocati... come spiegarvi... spruzzano d'alcool un bicchierino di vetro e gli danno fuoco, poi te lo applicano alla carne, il fuoco si spegne e si forma il vuoto. La pelle viene letteralmente risucchiata in fuori (brutto brutto da vedere). La sensazione era davvero strana... i ragazzotti se la spassavano alle nostre reazioni. Alla fine (credevamo di aver già finito) ci hanno pure mazzuolato con dei martellini di gomma dura. A breve metterò una vignetta su Alienanto.blogspot.com!
Devo dire però che lo rifarei volentieri! Anche perché qui in Cina il costo dei massaggi è davvero basso rispetto a quello dell'italia, il massaggio è inteso come coadiuvante della salute (e non come momento rilassante...) e fa parte della cultura del benessere di questo popolo. Sia mai che la prossima settimana mi faccio l'abbonamento :D

venerdì 21 settembre 2012

IL RITORNO DEL PAPI VIAGGIANTE

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Dopo tanti giorni di attesa, finalmente abbiamo il papi viaggiante a casa con noi! Accolto da abbracci e baci dei bimbi, il povero papi può finalmente riposarsi un poco dai suoi viaggi, ne ha davvero bisogno!
Appena tornato si è preso una giornata di pausa, anche perché il viaggio dall'Europa è stato piuttosto stressante: durante il tragitto in autostrada per raggiungere l'aeroporto, la macchina su cui viaggiava (la nostra, per intendersi) ha fritto il motore, e così ha dovuto chiamare sia il carro attrezzi per il povero mezzo, sia un taxi per cercare di raggiungere in tempo l'aeroporto. Per fortuna tutto è andato bene, anche se al check-in non gli hanno lasciato portare come bagaglio a mano la sua amata chitarra! E lui che già sperava di poter schitarrare anche a Suzhou, deliziando quelli del piano di sotto (già piuttosto provati dai giochi serali dei bimbi, io credo!).
Dicevamo, dato che il papi era libero e tutto per noi, abbiamo approfittato per andare tutti insieme in un centro commerciale qua vicino, per fare un po' di acquisti (in casa siamo ancora sprovvisti di molte cose basilari) e passare un paio d'ore fuori dalle mura del compound.
Per cena, abbiamo mangiato la “splendida” pizza della foto... in un sedicente ristorante italiano che di tale non ha nemmeno il nome. Ma tant'è... l'importante è stare insieme e anche la pizza schifosetta sembrava buonissima!
Così posso dire con orgoglio di aver sconfitto il mostro che mi spaventava tanto, ce la siamo cavata, anche se il papino ci mancava tantissimo, e le giornate sono trascorse tranquille, senza intoppi e piene di giochi e nuovi amici!

martedì 18 settembre 2012

POSTO VUOTO DA RIEMPIRE

Questa è la mia cucina adesso. Praticamente vuota. Ho pochi arnesi, due pentole, sei bicchieri di plastica colorata, una tovaglia. Tanti cassetti da riempire. Un po' come gli armadi delle camere, i muri bianchi delle stanze, le mensole del bagno. Un po' come le mie giornate!
Sono davvero fortunata: non a tutti capita l'occasione di fare un bel repulisti e ritrovarsi spazi vuoti da riempire. Di solito nelle nostre cucine, col tempo, si accumulano cibi comprati di getto che non ci piacciono ma che non abbiamo il coraggio di buttare, piatti sbeccati che conserviamo per affetto, strofinacci con i buchi e tovaglie macchiate che non ci decidiamo mai a far volare dalla finestra.
Così anche nelle stanze della nostra anima si accumulano relazioni tossiche che non abbiamo il coraggio di troncare, malesseri, ansie, cattivi pensieri, scelte subite o - peggio - non fatte.
Ho una grossa responsabilità, ora: far si che i miei nuovi, puliti cassetti non si riempiano di carabattole e  cianfrusaglie. Dipende da me. Solo da me.

giovedì 13 settembre 2012

QUELLE GIORNATE UN PO' COSI'... CHE ABBIAMO NOI CHE ESPATRIAMO IN CINA

Le giornate un po' storte si riconoscono subito. E quella di ieri dovevo aspettarmelo che sarebbe stata una di quelle. Ha cominciato la pupella la mattina presto, a dire che non voleva andare a scuola. Arrivata in classe, si è aggrappata alla mia gamba piagnucolando mamma mamma, e non voleva mollarmi. Io avevo due occhi così, perché con lei non mi è mai, dico mai, successo di vederla piangere per andare a scuola! La maestra ha dovuto prenderla di peso, dopo dieci minuti di "ma dai, su vai a giocare, guarda che bello" etc etc. Lei con gli occhi rossi e lo sguardo terrorizzato, io con un magone così che mi ha tenuto compagnia tutta la mattina.
Quindi, serena e contenta (capirai!) sono andata alla stazione di polizia per richiedere l'estensione del mio visto turistico (perché ovviamente, come volevasi dimostrare, non siamo riusciti a fare in tempo tutte le carte per quello definitivo, agganciato al visto di lavoro del papi viaggiante). Abbastanza veloci e organizzati mi aiutano a compilare i moduli, mi mandano in un altro sportello dove un giovane poliziotto finisce di compilare e mette gli ultimi timbri, questo rispondendo a innumerevoli telefonata sul cellulare (saranno state di lavoro? Non indaghiamo, tanto non capivo niente) e pure chiacchierando animatamente con le sue colleghe, tutte intorno a lui a starnazzare (dev'essere uno molto quotato... in effetti anche ai miei occhi occidentali pareva carino, non so se gli standard di bellezza sono gli stessi però...). Comunque lui faceva molto il figo. Devono divertirsi molto in quell'ufficio. Alla fine lui mi dice "pay money" e io cado dalle nuvole. Come una stupida non ho pensato che i visti costano, e mi sono portata dietro poche lire. "Credit card?" dice lui. Ehm... io non ce l'ho. PEZZENTE! Ho detto che tornavo a casa a prendere i soldi.
In strada ho visto che c'era la pensilina del bus e, baldanzosa, ho letto le fermate (tutte scritte in caratteri cinesi, eh?!) ed ho riconosciuto la mia via. "Vabbé vado in autobus, dai!" mi sono detta. Solo che il bus, ben lungi dal dirigersi verso il mio compound, andava sempre più lontano, verso la zona industriale, su per una superstrada, verso la periferia... "devo aver sbagliato qualcosa!". CERTO! Io ho guardato la direzione delle fermate da sinistra a destra, ma qui la scrivono da destra a sinistra. C'era anche una bella freccia, ma io non l'ho notata. Così mi sono fatta una gita turistica di un'ora nella periferia di Suzhou. Alla fine il bus, dopo aver fatto sosta al capolinea (non vi dico le risate quando l'autista, sceso per fumarsi una sigaretta, mi ha visto e mi ha chiesto dove dovevo andare), è tornato indietro e finalmente sono arrivata a casa, ho preso di corsa i soldi e sono tornata a pagare (in taxi!)
Per fortuna il resto della giornata è stato piacevole e senza incidenti, ho portato i pupi in un nuovo parchetto, ho fatto conoscenza con altre mamme di tutto il mondo. 
Ma per finirla in bellezza, la sera ho messo su una lavatrice e non mi sono accorta di aver raccolto con la biancheria anche un pannolino (usato...) del torello... vi lascio immaginare cos'è uscito da quel cestello...

domenica 9 settembre 2012

GELATI E CARTONI ANIMATI

I bambini sono abitudinari, si sa. Uno dei principali, grossi problemi che abbiamo incontrato nei nostri primi giorni cinesi sono stati... i cartoni animati! E già, non tanto il piccolino, ma la pupella in Italia era abituata a guardare i SUOI cartoni animati preferiti e arrivare in Cina e non vedere i suoi personaggi del cuore in TV è stato causa di malumori. Quando poi ho scoperto che qui nemmeno Youtube "si vede bene", per dirla con un eufemismo, mi sono sentita mancare perché avevo già pensato a quello come ancora di salvezza (beh io ammiro tantissimo quei genitori che riescono a far vivere i loro figli senza televisione, davvero. Ma per me, quando sono sola e devo mettere a dormire uno o l'altro o fare la cena, un bel cartone è VITALE, scusatemi con la Montessori).
Ma come tutti sappiamo le risorse delle mamme sono infinite, quindi prima mi sono messa a cercare video sui motori di ricerca cinesi (tutti in ideogrammi, eh!), poi, dopo vari tentativi infruttuosi (film scelto dalla bimba, schifoso, o dvd non funzionante) sono riuscita a portarmi a casa, dal negozietto di dvd del compound, un paio di cartoni carini (Topolino e Dora) che i pupi possono scegliere di gustarsi in inglese o in cinese (così imparo anche io!!)
Dulcis in fundo, la pupella si è appassionata ad un cartone cinese che danno ogni pomeriggio, e che ha per protagoniste delle pecorelle (come quella sul vasetto della foto). Ecco un nuovo personaggio del cuore! 
E così abbiamo trovato anche il gelato preferito (quello della foto, appunto!) che è di una marca multinazionale (e quindi mi da un po' di affidamento) ed è fornito di "sorpresina" nella coppetta: in ogni confezione si trova un personaggino di gomma delle famose pecorelle.
Paese che vai, personaggio preferito che trovi.

venerdì 7 settembre 2012

FACCIA A FACCIA CON IL MOSTRO

Ecco. Ci siamo. Stamattina sono partiti. Il papi viaggiante e la super nonna alle 8.00 ora locale sono andati alla stazione di Suzhou per prendere il treno fino a Shanghai e poi il taxi fino all'aeroporto. Faranno scalo a Roma e stanotte saranno in Italia. Il papi si fermerà nella nostra casa italiana giusto il tempo per ricordarsi com'è fatta (é da fine giugno che non mette piede in Italia) e poi andrà a fare i suoi meeting in giro per l'Europa. La super nonna invece si lancerà alla ricerca di un contadino che ha ancora pomodori da salsa da vendere e comincerà a preparare le conserve per l'inverno...
Ed io?
Prima di partire per la Cina già sapevo che in settembre avrei dovuto stare da sola, e la cosa mi metteva molta agitazione. Ma ora sono più tranquilla. Ho già conosciuto donne in gambissima alle quali posso fare uno squillo se ho qualche problema (e sto facendo le corna sotto il tavolo!!!) e questo psicologicamente aiuta moltissimo! E le voglio ringraziare pubblicamente se per caso leggono queste righe: siete forti!
E poi ho voglia di stare un po' da sola, meditare, metabolizzare e sedimentare gli avvenimenti vorticosi dell'ultimo mese. Sedermi davanti al pc tutta la mattina e rispondere a mail, scrivere... o sedermi sul divano e fissare il muro, perché no?
Cominciare a fare esercizio di quel famoso "pensiero positivo" che so benissimo, in teoria, come funziona, ma in pratica me lo scordo ogni volta e lascio che la mia mente formuli pensieri negativi e brutti.

giovedì 6 settembre 2012

ULTIMI GIORNI IN CINA DELLA SUPER NONNA

Domani mattina la super nonna riparte alla volta dell'Italia... sob! Mi spiace. Mi mancherà la sua presenza amorevole. E per una settimana abbondante me la dovrò vedere da sola, ma questo è un'altro discorso.
Questo post lo volevo dedicare a lei, che è venuta in Cina a quasi ottant'anni, ne dimostra venti di meno ed è una furia della natura!!! Mi ha aiutato tantissimo in questo mese e non la ringrazierò mai abbastanza! L'unico mio rammarico è di non essere riuscita a portarla un po' di più in giro... ma tra il caldo afoso, i bimbi scatenati e il papi errante non ce l'abbiamo fatta.
In questi giorni, visto che la partenza si avvicinava, la super nonna ed io ci siamo sfogate (da appassionate come siamo di prodotti e prodottini culinari cinesi), siamo andate a fare la spesa ed abbiamo riempito il carrello di mille cose (alcune non sappiamo nemmeno cosa sono!): salsiccette, vermicelli di riso, di patate e di soia, noodles, spezie, salsa di soia, funghi secchi e perfino un po' di prodotti di gastronomia! Perché dovete sapere che i cinesi amano molto il cibo per asporto, li vedi mangiare ovunque e a qualsiasi ora, e nei supermercati ci sono vaste isole dove gli addetti cucinano sul momento verdure e spaghetti, pane fritto, frittelle varie, ravioli e chi più ne ha più ne metta.
Così un giorno abbiamo pranzato coi prodotti di gastronomia cinese, mentre ieri siamo state a pranzo con altre italiane (sempre cibo cinese, buonissimo! Anche se il mio apparato digerente fa piuttosto fatica a sopportare fritto , spezie e intingoli).
E' stato un mese intenso. Ho preso possesso della casa, ho comperato i generi di prima necessità (lungi dall'essere ancora "casa nostra", mancano ancora un sacco di cose, dal portapenne al portasapone al tappetino per il bagno), i bimbi hanno iniziato scuola, ho fatto amicizia con le italiane del compound, ho imparato a girare in taxi e in bus, ho esplorato i negozietti del circondario. 
Mia suocera va via tranquilla, perché ci vede sistemati. E io attraverserò con relativa serenità questi dieci giorni di solitudine che mi aspettano.

lunedì 3 settembre 2012

COMPLEANNO IN SORDINA - CON TORTINA - IN CINA!


Ragazzi... oggi compio 40 ANNI! Ho sempre pensato che arrivata a questo ragguardevole traguardo avrei fatto una super festa con tutti i miei amici, con qualcosa di speciale etc etc. Invece sono in Cina, gli amici sono tutti lontani, perfino il marito mi ha “abbandonata”! Meno male che c'è la super nonna a casa con noi ancora per qualche giorno!!
Un paio di giorni fa hanno aperto sotto casa nostra una nuova pasticceria-panetteria (sembrerebbe la nuova moda del momento... pane e dolcetti... non fanno per nulla parte della tradizione culinaria cinese ma si vede che con tutti gli stranieri che ci sono l'affare rende) così ho potuto comprarmi una tortina senza dover prendere un taxi e andare in centro.
Stamattina, per festeggiare alla grande (è ironico, eh!?) ho dovuto andare a Shanghai a fare la visita medica alla quale tutti coloro che vogliono emigrare nella terra di mezzo devono sottoporsi: sola soletta ho preso il treno per la grande metropoli, il taxi, e poi via veloce tra una stanzetta e l'altra della clinica! Nella stanza d'attesa, dove bisognava compilare dei moduli, c'era un grosso acquario che probabilmente ha la funzione di calmare gli animi ansiosi degli espatriati che non sanno che aspettarsi da questo famigerato “health check”, ma la visione di un pesce ormai spirato a pancia all'aria, circondato dagli altri pesci che lo sbecchettavano, anziché tranquillizzarmi mi ha fatto venire un brividino su per la schiena “cominciamo bene!” ho pensato.
Super organizzati, mi hanno fatto: anamnesi su malattie pregresse o operazioni chirurgiche, auscultazione del cuore, palpazione della pancia, visita oculistica, osservazione di naso e gola, ecografia alla pancia, raggi x al torace, elettrocardiogramma, prelievo del sangue. Il tutto in mezz'oretta scarsa! Ed ho scoperto che da quando sono in Cina ho perso cinque chili, e che ho i calcoli (presumo alla cistifellea!).
Poi ho ripreso il taxi, mi sono fatta portare alla stazione dei treni di Hongqiao (dove non ero mai stata prima d'ora), ho preso il biglietto per Suzhou e sono tornata a casa. Magari a scafati viaggiatori la cosa può sembrare banale, ma per me, che di viaggi facevo solo quello quotidiano da casa al lavoro, 30 km di treno, 20 minuti di viaggio (che spesso diventavano 30 o 40!) è stata un'impresa non da poco: farmi capire da un tassista che parla solo cinese, sperando che mi porti nel posto giusto, andare su e giù per i treni, sperando di non finire chissà dove... beh finita l'avventura ero molto orgogliosa di me!
Tornata a casa verso mezzogiorno, ho portato mia suocera a mangiare alla tavola calda cinese che c'è nel mini centro commerciale sotto casa... coraggiose! Abbiamo pranzato in due (piattino di anatra, piattino di gamberetti piccanti, due piattini di verdurine, ciotola di riso bianco e birra cinese) pagando poco più di quattro euro! Che differenza con la pastasciutta, eh?

domenica 2 settembre 2012

PREZIOSI SAPORI DI CASA

Quando uno viene su fin da piccolo con una certa tradizione culinaria, certi sapori e profumi per lui significano aria di casa, in qualsiasi parte del mondo si trovi! Ecco perché ieri a pranzo ci è venuta una voglia matta di pasta con la salsa! Al supermercatino del compound, dove si trovano prodotti importati, ho acquistato un pacco di mezze penne e un vaso di sugo pronto della più famosa marca italiana. Mi sono svenata (ho pagato l'equivalente di 8-9 euro!) ma ne valeva la pena!!!
L'ambientamento prosegue. I bimbi hanno avuto un paio di giorni in cui parevano invasati, soprattutto il piccolino. Forse anche perché il papi viaggiante è di nuovo in giro... 
Quando il torello si sveglia col piede sbagliato, è davvero DURA stargli vicino, diventa INSOPPORTABILE: fa i capricci, urla, sbraita, vuole tutto e se glielo dai urla "NOOO!" e non lo vuole più, fa le scenate a tavola, fa le scenate in passeggino, si sveglia alle cinque del mattino frignando...
Facile dire "pazienza, anche per lui è tutto nuovo e sta metabolizzando", quando gli prende il tiro di nevrastenia perfino a Gandhi gli verrebbe voglia di prenderlo a sberle. Poi ci si mette anche la pupella, che quando è in fase "down" reagisce facendo la lagna, allora il quadro è completo! La super nonna non lo dice, ma leggo nei suoi occhi che non vede l'ora di tornarsene a casa in Italia (e come darle torto quando i nipotini sono tutt'altro che amorevoli pupetti?)

Per fortuna da un paio di giorni l'atmosfera in casa è tornata ad essere respirabile e siamo tutti più contenti e sereni.
Oggi ad esempio siamo andati a fare una passeggiatina nelle vie del compound, abbiamo comprato un gelatino per i bimbi e un cappuccino (decente!) alla panetteria e ci siamo sedute fuori a sorseggiarlo, mentre i bambini erano (miracolo!) tranquilli. Per pranzo festeggeremo il giorno in cui Dio si è riposato mangiando un bel piatto di gnocchi preparati dalla super nonna!!!


martedì 28 agosto 2012

AGLIO E OLIO... BESTIALI!!!

Ma che domenica bestialeeeee! Come da consuetudine ormai consolidata (uh!) abbiamo dedicato la domenica mattina al turismo e siamo stati allo zoo di Suzhou (non me ne vogliano le mie amiche animaliste... anche a me hanno fatto pena gli animali di grossa taglia nelle gabbie!).
Grandi attrazioni erano l'orso bruno, le giraffe e... il nostro biondo torello!!! Gran parte degli scatti erano destinati a lui e alla sorella, che con quegli occhioni azzurri dovevano sembrare davvero "esotici" ai cinesi (anche perche' eravamo gli UNICI stranieri!)
Ci e' piaciuto molto il giardino che lambiva il canale: sentierini, ponticelli e distesa di ninfee, ma noi ci siamo passati svelti per paura che al torello venisse voglia di fare un bagnetto...
Ritornati a casa verso le 14, stanchi morti come ogni volta, ci siamo concessi la consueta pasta "bastarda": spaghetti cinesi, aglio e olio pseudo italiani, zenzero e nespole secche!! Non storcete il naso: era buona! (o noi avevamo mooolta fame!)
Bella novita' di questi giorni e' che, grazie alla cara Donatella (autrice del bel blog unafamigliainviaggio.blogspot.com) abbiamo conosciuto alcuni italiani che abitano nel nostro compound e questo mi ha reso davvero felice! Devo dire che sono tutti molto disponibili e gentili e mi hanno gia' dato qualche dritta interessante su come muovermi a Suzhou per le piccole cose della vita quotidiana. Sapere che ci sono vicino persone carine con cui scambiare quattro chiacchiere o a cui chiedere un consiglio mi fa sentire tranquilla e meno sola. Perche'... si'... dopo venti giorni che sono qui gli amici cominciano a mancarmi un po'... ho sentito qualcuno su skype, qualcuno tramite mail, ma la bella babata davanti a un bicchiere di vino non ha paragoni...
Qua tutto e' diverso... dal panorama alla finestra della cucina, ai rumori, alle facce per strada, alla
vastita' degli spazi, ai 26 piani su e giu' in ascensore ogni giorno... bisogna ambientarsi, imparare a poco a poco a sentirsi un po' "a casa" anche qui.

venerdì 24 agosto 2012

UN POSTO VUOTO A TAVOLA

Questa settimana, per la prima volta da quando siamo qui, mio marito e' partito per lavoro qualche giorno. Per fortuna c'e' con noi ancora mia suocera, e quindi non sono rimasta del tutto sola. Ma in settembre lei ritornera' in Italia e mio marito, che deve essere in quei giorni in Europa per lavoro, l'accompagnera'. Sara' la mia nuova sfida: una decina di giorni SOLA coi bimbi in un paese straniero dove ancora non conosco quasi NESSUNO. Se ci penso comincia a salirmi un groppo in gola, ma devo farmi corggio. Soprattutto devo inventarmi come riempire ben DUE WEEK END nei quali i bimbi non andranno a scuola. Senza ancora amici coi quali intrattenersi non sara' facile :(
Tutto cio' ha fatto partire nella mia testolina tutta una serie di riflessioni... 
Io non sono venuta in Cina per "scappare" da una realta' che mi stava stretta: in Italia la mia vita mi andava benissimo (a parte la lontananza del papi viaggiante, che mancava un sacco a tutti). Qualcuno che conosco si lamenta continuamente del posto in cui vive e ce ne sono tanti che programmano un trasferimento in qualche "posto migliore"; sono convinta che alcune citta', regioni o stati offrano migliori opportunita' di altre, ma mi sono resa conto che dovunque vai ti porti dietro le tue ansie, le tue malinconie, le tue incertezze. Non e' la realta' in se' che non va, ma il nostro modo di affrontarla. Se siamo angosciati, rabbiosi, insoddisfatti, in gran misura dipende solo da noi stessi. Se, per fare un esempio, scappi dal vicino invadente che ti rovina la vita, nel nuovo posto troverai sicuramente qualcos'altro che ti tormentera'. Perche' in realta' sei TU che hai bisogno di farti assillare da qualcosa o qualcuno, ormai e' il tuo (il nostro, di tutti) schema mentale. 
Quindi... TA DAAAA!!! Ho scoperto l'acqua calda: e' sul mio modo di affrontare la vita, le sue sfide ed i suoi scazzi quotidiani che devo lavorare. Su qual famoso SE' STESSO di cui tutti parlano in continuazione, me compresa, ma che in fondo quasi nessuno sa bene chi sia.
E ora, per sdrammatizzare queste pippe mentali megagalattiche, un bel autoscatto ectoplasmico del torello!!!

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