lunedì 3 febbraio 2014

CIOCCOLATA CALDA A LING LONG WAN

 
Durante le festività del capodanno cinese la Cina si svuota, si ferma, chiude. Io e i bimbi girovaghiamo in un compound semideserto (diciamo anche che l'improvviso freddo non invoglia ad uscire), palestra chiusa, piscina chiusa, parchetto indoor chiuso, molti negozi chiusi: abituati come siamo ad una Cina che lavora 12 ore al giorno, sabato e domenica compresi, la cosa ci disarma.
Entriamo nel bar del compound, stranamente aperto. Un solo cliente (occidentale) siede silenzioso ai tavolini, leggendo un libro. Io e i bimbi ci prendiamo una cioccolata calda, che coi 6 gradi che ci sono fuori non guasta.
Fa freddo, ma in compenso i livelli di inquinamento sono scesi drasticamente. Non si può avere tutto, dicono: domenica il tempo era bello ma siamo costretti a sorbirci la nostra buona dose di particolati.
Mentre nel piccolo Café suona una musica anche troppo rilassante, il Torello si mette a guardare lo schermo della TV e la Pupella, da vera intellettuale, si mette a leggere un libro (in cinese) di Barbie, io osservo le decorazioni natalizie: è curioso e divertente, qua in Cina (dato che non sanno che l'Epifania tutte le feste porta via) gli addobbi di Natale li tengono fino al Capodanno cinese, unendo abeti a lanterne, pacchetti ad hongbao, omini di neve a pesci rossi. Vedere un albero di Natale addobbato e le lucette a febbraio mi fa uno strano effetto, non riesco a decifrare se la cosa mi piace o no.
Questo Babbo Natale l'ho fotografato al piccolo centro commerciale sotto casa: uno splendido esempio di fusione tra oriente ed occidente!




Nastri rossi appesi agli alberelli nel giardino del compound






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