Ragazzi... oggi compio 40
ANNI! Ho sempre pensato che arrivata a questo ragguardevole traguardo
avrei fatto una super festa con tutti i miei amici, con qualcosa di
speciale etc etc. Invece sono in Cina, gli amici sono tutti lontani,
perfino il marito mi ha “abbandonata”! Meno male che c'è la
super nonna a casa con noi ancora per qualche giorno!!
Un paio di giorni fa
hanno aperto sotto casa nostra una nuova pasticceria-panetteria
(sembrerebbe la nuova moda del momento... pane e dolcetti... non
fanno per nulla parte della tradizione culinaria cinese ma si vede
che con tutti gli stranieri che ci sono l'affare rende) così ho
potuto comprarmi una tortina senza dover prendere un taxi e andare in
centro.
Stamattina, per
festeggiare alla grande (è ironico, eh!?) ho dovuto andare a
Shanghai a fare la visita medica alla quale tutti coloro che vogliono
emigrare nella terra di mezzo devono sottoporsi: sola soletta ho
preso il treno per la grande metropoli, il taxi, e poi via veloce tra
una stanzetta e l'altra della clinica! Nella stanza d'attesa, dove
bisognava compilare dei moduli, c'era un grosso acquario che
probabilmente ha la funzione di calmare gli animi ansiosi degli
espatriati che non sanno che aspettarsi da questo famigerato “health
check”, ma la visione di un pesce ormai spirato a pancia all'aria,
circondato dagli altri pesci che lo sbecchettavano, anziché
tranquillizzarmi mi ha fatto venire un brividino su per la schiena
“cominciamo bene!” ho pensato.
Super organizzati, mi
hanno fatto: anamnesi su malattie pregresse o operazioni chirurgiche,
auscultazione del cuore, palpazione della pancia, visita oculistica,
osservazione di naso e gola, ecografia alla pancia, raggi x al
torace, elettrocardiogramma, prelievo del sangue. Il tutto in
mezz'oretta scarsa! Ed ho scoperto che da quando sono in Cina ho
perso cinque chili, e che ho i calcoli (presumo alla cistifellea!).
Poi ho ripreso il taxi,
mi sono fatta portare alla stazione dei treni di Hongqiao (dove non
ero mai stata prima d'ora), ho preso il biglietto per Suzhou e sono
tornata a casa. Magari a scafati viaggiatori la cosa può sembrare
banale, ma per me, che di viaggi facevo solo quello quotidiano da
casa al lavoro, 30 km di treno, 20 minuti di viaggio (che spesso
diventavano 30 o 40!) è stata un'impresa non da poco: farmi capire
da un tassista che parla solo cinese, sperando che mi porti nel posto
giusto, andare su e giù per i treni, sperando di non finire chissà
dove... beh finita l'avventura ero molto orgogliosa di me!
Tornata a casa verso
mezzogiorno, ho portato mia suocera a mangiare alla tavola calda
cinese che c'è nel mini centro commerciale sotto casa... coraggiose!
Abbiamo pranzato in due (piattino di anatra, piattino di gamberetti
piccanti, due piattini di verdurine, ciotola di riso bianco e birra
cinese) pagando poco più di quattro euro! Che differenza con la
pastasciutta, eh?