Continuano le
sperimentazioni in cucina... e nella vita! Il pranzo fotografato era
riso (rigorosamente in bianco, alla cinese) condito con un sughetto
di melanzane (quelle viola, sottili, lunghe e saporite), peperoncino
verde, pancetta cinese e nespole secche. Mi piacevano molto i colori
di questo piatto!
Ormai sono di casa al
mercato delle verdure nel piccolo centro commerciale di fronte al
compound (scoperto per caso a un paio di settimane dal mio arrivo,
dopo che con mia suocera ci lamentavamo sempre di come mai non
c'erano mercati “come li intendiamo noi”, poiché da fuori tutto
diresti, tranne che di un enorme mercato coperto si tratti!). Ho la
mia fruttivendola preferita e amo davvero tanto girare per le
bancarelle ed osservare tutti i tipi di verdura, tanti e alcuni anche
molto diversi dalle nostre, e i negozietti del pesce (vasche con
pesci vivi, eh! Non credo che avrò mai il coraggio di
comperarli...), della carne e dei “mian” (gli spaghetti cinesi,
fatti giornalmente nel retrobottega... io continuerò ad acquistare
quelli confezionati eheh!)
Giornata di grandi
novità: questa mattina anche a casa mia è venuta la famosa ayi, la
“zia”, che non è solo una signora delle pulizie, una tata, una
tuttofare, è proprio un pilastro della società cinese (e delle
famiglie straniere che vivono in Cina), non mi dilungo sul
suo ruolo, spulciate un poco nei vari blog di donne espatriate
che sono nei miei link su Alienanto.com e troverete tante notizie e
testimonianze divertenti e piacevoli da leggere!
Io posso solo dire che mi
sono sentita... in colpa. Sì perché avere una signora che mi viene
ad aiutare in casa tre mattine a settimana mi ha fatto sentire a
disagio... Anche se la casa è davvero grande e se non avessi preso
nessuno avrei dovuto passare le mattinate a pulire lavare stirare
rassettare (e smazzarmi tanto per organizzare un trasferimento per
poi ridurmi a ciò... potevo farlo benissimo restando in Italia,
no?), anche se i pupi sporcano tantissimo e non mi mancherà comunque
il mio bel daffare, anche se nessuna ayi sarebbe venuta da me per
meno di tre volte a settimana, anche se, anche se... la sensazione
immediata è stata quella!
Se poi aggiungiamo il
fatto nel primo pomeriggio, assieme al papi viaggiante, siamo andati
a provare un massaggio ai piedi nel nuovo centro che hanno aperto
praticamente SOTTO CASA, la sensazione da “gran signora” è stata
completa.
Il massaggio ai piedi...
ne vogliamo parlare? Ci siamo andati assieme alle amiche italiane,
eravamo in tre nella stanzetta... poltrone morbide, ergonomiche e
comode... entrano tre baldi giovani e ci immergono i piedi in un
catino di legno con acqua caldina e petali di fiori (fin qui
piacevole) poi ci dicono di sederci e cominciano a mazzuolarci spalle
e schiena con dita che sembravano una morsa. Poi, di nuovo piedi
all'aria, ci hanno fatto una specie di “scrub” con una polverina
(non chiedete cosa fosse... non lo so) e io già saltavo dal
solletico. Quando sono andati a prendere una valigetta con vari
attrezzi io, lo ammetto, mi sono spaventata. Il massaggio era
energico, e certe parti dei piedi mi facevano davvero male. Ma il top
è stato il risucchio alla pianta del piede coi bicchieri
infuocati... come spiegarvi... spruzzano d'alcool un bicchierino di
vetro e gli danno fuoco, poi te lo applicano alla carne, il fuoco si
spegne e si forma il vuoto. La pelle viene letteralmente risucchiata
in fuori (brutto brutto da vedere). La sensazione era davvero
strana... i ragazzotti se la spassavano alle nostre reazioni. Alla
fine (credevamo di aver già finito) ci hanno pure mazzuolato con dei
martellini di gomma dura. A breve metterò una vignetta su
Alienanto.blogspot.com!
Devo dire però che lo
rifarei volentieri! Anche perché qui in Cina il costo dei massaggi è
davvero basso rispetto a quello dell'italia, il massaggio è inteso
come coadiuvante della salute (e non come momento rilassante...) e fa
parte della cultura del benessere di questo popolo. Sia mai che la prossima settimana mi faccio l'abbonamento :D