mercoledì 26 dicembre 2012

NATALE ITALIANO

Questo e` il mio carrello della spesa di questi giorni italiani. Mi sto sfogando alla grande, sono gia` ingrassata tre chili (mai stata tanto felice di ingrassare!) e la mia pelle cominicia a manifestare con evidenza gli effetti del regime alimentare del tutto scorretto che sto propinando al mio corpo: salame, gorgonzola, formaggi freschi e stagionati, salmone affumicato, maionese, vino, vino, vino, spumante, vino, grappe, amari, panettone, dolci di tutti i tipi. 
Che bello essere a CASA. La casa con la C maiuscola, quella che ti sei costruito con sudore, sangue e debiti, che hai abbellito pian piano negli anni e riempito di cose e cosette utili e meno utili che la rendono davvero confortevole! Il mio bagno caldo caldo, l`aspirapolvere senza filo, il forno, gli attrezzi da cucina, il fornello a cinque fuochi, la lavatrice ad acqua calda (eh si, perche` in Cina esistono anche le lavatrici, come quella che ho io nell`appartamento, che "lavano" solo ad acqua fredda).
Il circondario e` sempre uguale, solo un po` di tristezza in piu`: niente albero di Natale in piazza ne` lucette nel paese della Super Nonna (risparmio?), molti negozi chiusi, alcune tradizioni che non si rispetteranno durante queste feste. E tanta noia per i bimbi, che sono abituati a scorazzare al parco tutto il pomeriggio e che qua nel mio paesello non so dove portare, anche perche` il tempo e` bruttino e pioviggina. La Pupella mi ha detto che lei vorrebbe "andare in qualche scuola", le ho spiegato che tutte le scuole sono chiuse per le vacanze di Natale. Speriamo quindi che, al momento della partenza, sia contenta di tornare in Cina. Ha incontrato tutti i suoi vecchi amichetti e spero che il nuovo distacco sia indolore questa volta.
Io sto gia` incominciando ad organizzare mentalmente le valigie per il rientro nella Terra di Mezzo. Come ci si poteva immaginare abbiamo ricevuto molti regali "alimentari" e dovro` trovare uno spazio consistente per formaggi e marmellate. E per i nuovi giochi che ha portato Babbo Natale. Mi mancheranno i miei affetti e la mia casetta, ma sono anche contenta di tornare "di la`", perche` qui in Italia (e devo ancora razionalizzare il perche` di questa cosa) torno ad essere tormentata dall`ansia. Non so se e` l`atmosfera generale di rassegnazione e tristezza o che altro.
Per ora mi godo quest`ultima settimana di festeggiamenti!

sabato 22 dicembre 2012

ULTIMO PASTO CINESE DEL 2012


Partiamo. Tre settimane in Italia, per le vacanze di Natale.
Che strana sensazione preparare di nuovo le valigie, questa volta per affrontare il tragitto inverso. Piene di vestiti (non possied
o un guardaroba molto fornito... in Italia non mi è rimasto praticamente nulla di decente da indossare) ma soprattutto di regali “cinesi”: cibo per gli amanti dei gusti orientali, oggettini in seta, trapunte e lenzuola.
Sentimenti contrastanti. Sono contenta di rivedere tutti gli amici e i parenti in Italia... sono contenta di rivedere la mia casa e in un certo senso di riappacificarmi con essa dopo gli ultimi, faticosi mesi estivi sola coi bimbi a preparare il trasloco, vissuti davvero con nervosismo e ansia e nei quali perfino le mie amate quattro mura mi sembravano opprimenti e scomode.
Ma nello stesso tempo il cuore si stringe un po' a salutare i nuovi amici conosciuti in terra straniera (anche se con la promessa di sentirci tramite mail e la consapevolezza di rivederci a gennaio) e stamane, nel fare l'ultimo giro di compere al piccolo centro commerciale sotto casa, passando per il grande giardino del compound, ho sentito una punta di nostalgia anticipata.
La Pupella è già scoppiata in lacrime perché il suo amichetto preferito è partito ieri per l'Italia... le è bastato un solo giorno senza di lui per cadere in un abisso di tristezza... ora dovrà affrontare ben due mesi senza il suo principino azzurro, che tornerà in Cina appena a fine febbraio. E chi la sopporterà? Meno male che ci sono di mezzo le vacanze di Natale (durante le quali rivedrà nonni, zii, cugini ed amichetti e non avrà davvero tempo di pensare ad altro) e poi in febbraio le vacanze per il Chinese New Year, nelle quali se tutto va bene faremo un viaggetto.
Oggi pasto frugale, finiamo quello che c'è nel frigo, usiamo piatti di plastica per non sporcare niente e ordiniamo una pizza per la cena: alle 19.30 ci viene a prendere la macchina che ci porterà all'aeroporto e chiuderò la porta della casa cinese, dando un ultimo sguardo per vedere se tutto è in ordine. Fra tre settimane rifarò lo stesso con la casa italiana.
Abbiamo scelto una vita di continui arrivederci e qualche addio... non avevo messo in conto questo lato della faccenda e ora che lo vivo mi rendo conto che bisogna farci il callo.
Partiamo. Italia aspettaci, arriviamo! Accoglici coi tuoi grattacapi politici, coi tuoi cibi meravigliosi, con la pizza della nonna, gli abbracci dei parenti, le chiacchiere con gli amici, i problemi lasciati alle spalle, le vie illuminate a festa, la crisi dei consumi, la neve nel nostro giardino, il bicchiere di vino in compagnia del vicino... godremo appieno le nostre vacanze italiane fino al prossimo volo, al prossimo interminabile viaggio che ci riporterà a Suzhou per altri lunghi mesi.

giovedì 20 dicembre 2012

AND SO THIS IS CHRISTMAS


Come vi dicevo, in Cina non si sente molto l'atmosfera natalizia. Ma... tutto cambia se venite invitati ad un “holiday open house” prenatalizio da un'American Lady!
Questa gentilissima signora l'ho conosciuta in uno dei vari parchetti disseminati nel compound, assieme ad altre signore americane che, quando mi hanno visto arrivare coi due marmocchi, mi hanno subito salutata come se mi avessero da sempre conosciuto e mi hanno invitato a sedermi assieme a loro sulle coperte stese a terra stile pic nic. Quando si hanno bimbi è facile trovare argomenti comuni e chiacchierare (anche con un'italiana che perde il filo del discorso e che deve avere un'inglese davvero ridicolo e divertente!). Così la frequentazione è continuata e un giorno è scattato l'invito, da me con gran gioia accettato!
La casa decorata con foglie d'abete, renne, palle e festoni, il grande albero luccicante, la tavola imbandita con i cibi portati da ognuna di noi, la moltitudine di signore dall'aspetto mooolto americano, il vin brulè mi hanno catapultato in una dimensione da sogno che mi ha stampato un sorriso ebete in faccia. C'erano anche alcune mamme finlandesi dei compagnetti di asilo dei miei bimbi e pure delle signore italiane che già conoscevo, così il pranzo (in piedi, informale e festoso) è trascorso davvero piacevolmente.
Poi, questa settimana, in casa nostra è arrivato San Nicolò! Molti di voi non lo sapranno ma dalle nostre parti c'è questo Santo che porta caramelle e doni ai bimbi bravi, la notte tra il 5 e il 6 dicembre. Anche se siamo in terra straniera ho voluto perpetrare la tradizione e ho fatto trovare ai bimbi due piattini colmi di caramelle ed una letterina di San Nicolò nella quale il santo dice che, sì, la Cina è molto lontana, ma al giorno d'oggi c'è internet e lui ha scritto una mail ai suoi amici Drago Buono e Maiale Dorato chiedendo loro se potevano portarci qualche dolcetto. Non avrei mai creduto ma la Pupella è rimasta molto colpita da questa cosa. Mi ha chiesto, da vera cinesina, se San Nicolò prima di entrare in casa nostra si è tolto le scarpe. Ma poi quando le ho riletto la letterina ed ha capito che sono stati gli amici cinesi ad aiutarlo, ha detto che lei, di notte, ha sentito un rumore in salotto e probabilmente era il “pig” che entrava. Viva la fantasia dei bambini! E viva il San Nicolò cinese che ci ha regalato gioia e sorrisi!

domenica 2 dicembre 2012

E LIBERACI DAGLI ADDITTIVI!

Ecco è iniziato dicembre! Qua in Cina, ovviamente, l'atmosfera di Natale non si sente un granché, sebbene nei grossi centri commerciali ci siano alberi addobbati e musica ad hoc. Ma mancano le strade illuminate, le lucette alle finestre, le sagome di presepi nei giardini, insomma tutte quelle manifestazioni personali e genuine di una festività fatta anche di tradizione e non solo di consumismo. Ma a 3000 km da casa ci può stare.
Anche il Christmas Party del Kindergarten, tutto sommato, è stato piuttosto deludente: molto cinese e poco natalizio. Organizzato nella sala di un albergo, sul palco si sono susseguite maestre canterine e genitori danzanti, e l'immancabile Gangnam style. Molte ragazzine con vestiti bianchi tipo matrimonio e signore asiatiche in abito da sera (erano le undici del mattino) ma anche qua, poca davvero poca atmosfera natalizia. Mi aspettavo almeno un Babbo Natale che distribuisse i doni, ma niente. Sono stati spartiti dai maestri. La Pupella, di questo, era molto contenta “Meno male che non è venuto Santa (Babbo Natale, ndt) a portare i regali” e io “Perché??” risposta “Perché mi fa paura”.
Cosa carina era che ad ogni famiglia è stato chiesto di portare qualcosa da mangiare di tipico del proprio paese d'origine. Sarebbe stato ancor più carino se io fossi riuscita per lo meno ad assaggiare qualcosa, così almeno vi raccontavo. Ma, correndo (sola) dietro ad uno e all'altro figlio mi è rimasto davvero poco tempo per mangiare, scattare foto e sollazzarmi. Ringraziate che, in fretta e furia, ho fatto lo splendido scatto di cui sopra, così almeno vedete una panoramica della tavolata!
Io mi farò portare dal Babbo Natale con gli occhi a mandorla un regalo carino carino: il forno! Ho deciso che con l'anno nuovo cercherò di cucinare più cose possibili da me, badando molto alla qualità dei cibi. Non credo che potrò permettermi una spesa totalmente bio (che nel Celeste Impero costa come e forse anche di più che non nello Stivale), ma per lo meno cercherò di evitare biscottini, pane, crackers confezionati e tutti quegli snack pronti che abbondano nelle corsie di ogni negozio alimentare cinese, ma che, a leggere (o cercare di leggere) l'etichetta ti vengono i brividi: disodio edetato, metabisulfite, neotame, butylated hydroxytoluene, senza contare l'onnipresente MSG, ovvero glutammato monosodico. Insomma, chi più ne ha più ne metta. Confesso che in questi primi mesi cinesi ho comperato gallette e snack anche io, ma ho notato davvero che i miei figli sono iper-agitati e niente mi toglie dalla testa che questo sia dovuto anche a tutti gli addittivi e conservanti che propino loro, magari convinta di dare una merenda sana (tipo mandorle o frutta secca). Non è facile, per ovvi motivi, decifrare un'etichetta scritta in caratteri cinesi. Ma ho imparato perlomeno che più lunga è la lista degli ingredienti, peggio è. Se compero le mandorle, ad esempio, perché ci sono cinque o sei ingredienti oltre alle mandorle? Che cavolo ci hanno messo sopra? Insomma: tanta, tanta attenzione! Mai dare nulla per scontato! Informarsi.
Anno nuovo, svolta alimentare! Pregando sempre che le verdure comperate al mercato non siano state innaffiate con l'acqua inquinata del canale. E cercando di non diventare fanatici.

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