venerdì 27 gennaio 2017

ESPATRIO: INFORMAZIONI UTILI

Decidere di trasferire la propria famiglia all’estero non è una scelta che si fa su due piedi, senza ponderarla attentamente. Quando è toccata a me, ho trovato molto utili alcune risorse su internet e voglio condividerle con voi.


Quando arriva la proposta per un lavoro all’estero, che sia esso temporaneo o a tempo indeterminato, ci si pone mille domande e ci si fa assalire da altrettanti dubbi, soprattutto se a spostarsi è tutta la famiglia. Mi troverò bene? Cosa mi devo aspettare? Come sono le scuole? E la gente è amichevole? Domande lecite alle quali è bene cercare di trovare una risposta prima della partenza.

Se mi chiedono qual è il consiglio che do a chi vuole spostarsi, rispondo sempre che per me è basilare creare delle connessioni prima della partenza: nel mio caso sono stati molto utili i siti dedicati all’espatrio e i blog personali di espatriate in Cina.

Al giorno d’oggi è facile digitare sulla barra di Google e trovare blog, associazioni di espatriati, articoli e post sul luogo dove intendiamo trasferirci. Inoltre, per chi frequenta Facebook, esistono molti gruppi dedicati agli expat. Digitate e non abbiate timore di contattare, chiedere, creare una rete: una volta arrivati in loco, avere già qualcuno di conosciuto che ci può introdurre alla comunità o dare le dritte per negozi, scuole e trasporti può fare la differenza.

Personalmente, ho trovato molto utili questi siti:

Sull’espatrio in generale:

EXPAT.COM - portale nato nel 2005 col nome di Expatblog, negli anni si è evoluto, ha cambiato nome ed è diventato una delle più ampie reti di supporto online dedicata agli espatriati, con più di 1.500.000 iscritti e un sito dove si possono trovare forum di discussione molto attivi (anche divisi per area di residenza), guide all’espatrio, interviste e la lista dei blog scritti dagli expat, molto utile quindi se si vogliono contattare persone che vivono nello stesso paese di futura residenza. C’è anche una sezione dedicata agli eventi dove gli utenti possono caricare autonomamente informazioni relative a ritrovi, feste, manifestazioni. 

EXPATCLIC.COM associazione non profit che gestisce l’omonimo portale nato nel 2004 con l’intento di aiutare le donne  espatriate di tutto il mondo prima, durante e dopo il trasferimento. Promuove il rispetto per le differenti culture, il supporto reciproco, la condivisione e la comunicazione online (esiste anche un gruppo Facebook molto attivo). Sul sito si possono trovare moltissimi articoli sulla vita all’estero e la testimonianza di donne expat di tutto il mondo. E’ su questo sito che ho scritto il racconto della mia gravidanza in Cina (potete trovare una sezione dedicata alla gravidanza e al parto e alla sanità nei vari paesi del mondo).

Specifici sulla Cina:

CHINAEXPAT.COM Sito pubblicato da Asia briefing Ltd dal 2001, vi si possono trovare molti articoli sulla Cina. Ma la cosa più interessante del sito, secondo me, è la lista delle città cinesi e le informazioni relative (con tanto di link) su scuola, sanità, divertimenti, organismi istituzionali.

SAPOREDICINA.COM Articoli su viaggi, cultura e società cinesi, interviste ad italiani residenti in Cina, utilissime ed approfondite informazioni su visti e lavoro. Scritto con ironia, simpatia e mai noioso!

Se volete cercare informazioni e leggere storie ed interviste ad espatriati italiani nel mondo, consiglio inoltre questi siti: mollotutto.info, italianiovunque.com, donnecheemigranoallestero.com, voglioviverecosì.com.

E naturalmente, se pianificate di trasferirvi in Cina con la famiglia, potete contattare me alla mail del sito o alla pagina Facebook: se posso dare informazioni, ne sono felice! 


mercoledì 18 gennaio 2017

INVERNO VEGANO

Gennaio e febbraio sono due mesi, climaticamente parlando, nei quali il clima a Suzhou è decisamente ostile: l’umidità e la costante nebbiolina invitano a restare chiusi in casa, e allora che si fa?


Gennaio e febbraio: i due temibili mesi dell’inverno Suzhouese. Non so perché, ma quando ero in procinto di trasferirmi qui mi ero illusa che l’inverno, in questa parte del mondo, non fosse duro e gelido come dalle mie parti in Italia. In realtà qui soffro il freddo molto di più! Sebbene le temperature non siano mai estremamente basse, l’umidità dell’aria è tale che fa penetrare il freddo attraverso gli strati di vestiti, fin dentro le ossa!

E poi le case sono dei cubi di cemento con un’isolamento termico inesistente, gli infissi fanno sembrare la più leggera brezza un vento siberiano e il condizionamento ad aria funziona solo quando è acceso, lasciando la casa inesorabilmente ghiacciata appena dopo pochi minuti dal suo spegnimento.

L’inverno è purtroppo la stagione dell’inquinamento: settimane intere di grigiore e nebbia che farebbero intristire il più ottimista e solare degli esseri umani (non per nulla è stato proprio in inverno che ho avuto la mia prima crisi cinese).

Che fare allora per difendersi, per trascorrere al meglio un periodo cotanto ostile? Io personalmente passo molto tempo in casa e mi vien voglia di cucinare. Complici le recenti scorte natalizie appena portate dall’Italia, la fantasia in cucina vola alto e (figli permettendo) mi dedico alla sperimentazione.

E’ curioso, ma quando sono in Cina riesco a fare da mangiare in maniera più sana e naturale, forse perché manca tutta la scelta di formaggi e salumi che c’è in Italia, o forse perché mi illudo, almeno con il cibo, di proteggere il fisico dai danni che l’inquinamento può causargli. Qui in Cina abbondo in vegetali, ortaggi, cereali e legumi. La scelta è molto vasta e comprende cibi mai visti in Italia: chi ha mai sentito parlare, ad esempio, del cereale “lacrime di Giobbe” (o coix)? Beh qui in Cina esiste, e ci sono anche diversi tipi di miglio, riso (ovviamente), grano saraceno e sorgo. Ci sono i fagioli azuki rossi, quelli verdi, neri e la soia gialla. E ci sono tantissime verdure mai viste prima che chiedono solo di essere acquistate e provate!

Con un banchetto della verdura così... come si fa a resistere?

Ammetto che mi sono lasciata tentare dalla deriva vegana e salutista, ho perfino comprato la spirulina, un tipo di micro alga che si può sciogliere nell’acqua e bere: fa schifo e sa di pozza di mare marcia ma vuoi mettere? Dicono che fa benissimo!!!

Ma quello che mi piace di più sperimentare è una sorta di cucina italo-asiatica nella quale cerco di riprodurre in casa i gusti e sapori provati al ristorante (con risultati altalenanti).

Una zuppetta calda in una giornata umida e grigia risolleva l'animo!


E poi, da un giorno all’altro l’inverno finirà e arriverà la primavera! Anche a Suzhou il cielo sarà azzurro e i ciliegi saranno in fiore. Ricominceremo a fermarci al parco a giocare e nessuno avrà più voglia di mangiare zuppette. 

lunedì 9 gennaio 2017

LA DURA VITA DELL'ARTISTA

E così anche le vacanze di Natale sono passate. Quest’anno, oltre alla novità della scuola italiana, ho approfittato del tempo in Italia per fare promozione a “Prezzemolo & cilantro”.



Ed eccomi peregrinare con il mio scatolone di libri da vendere, da un posto all’altro, nella speranza di una partecipazione in più, di una vendita in più. Ho scritto un libro di nicchia, e si nota. Ho scelto l’autopubblicazione, e si vede. Nell’Italia dove, secondo l’Istat, il 60% della popolazione dichiara di non leggere nemmeno un libro all’anno, la fatica di vender libri è notevole.

Ho avuto l’onore di essere stata ospitata dal mio comune, mi ha presentato nientepopodimeno che il sindaco! E’ un comune piccolo, ma la soddisfazione di poter raccontare del mio libro e della mia esperienza proprio nel luogo che mi ha vista partire è stata incomparabile. Ma nonostante la pubblicità sul giornale, la sala era tutt’altro che piena. Dura la vita dell’artista!

Poi sono stata ospite ad una serata organizzata dalla mia agenzia viaggi: si è parlato di Cina e di come viaggiare in questo paese, di cosa vedere e cosa fare. Una serata molto piacevole ma chi è venuto era più interessato ai viaggi che non ai libri. Dura la vita dell’artista!

Una presentazione a Trieste ho dovuto cancellarla a causa di influenza intestinale di tutta la figliolanza (e anche della Supernonna che avrebbe dovuto occuparsi della suddetta). Ogni lasciata è persa, dicono. Dura la vita dell’artista!

L’ultima presentazione è arrivata per caso, invitata da un amico che gestisce un locale. E si è risolta in una bicchierata tra parenti stretti. Dura la vita dell’artista!

Ho speso ben nove euro per una campagna Facebook che mi ha fatto vendere la cifra stratosferica di due copie (e che quindi non mi sono nemmeno ripagata). Ho pubblicizzato su Wechat, chiesto recensioni a parenti e amici, postato cercando di non rompere troppo i maroni (se non ci sono riuscita, scusatemi!). Insomma mi chiedo se questa promozione fai da te è stata davvero così brillante come mi illudevo fosse! Dura la vita dell’artista!

Ma nello stesso tempo ho avuto l’immensa gioia di conoscere, tramite il libro, una ragazza che ha letto il romanzo e mi ha scritto per complimentarsi, che vive nella mia stessa regione ed è venuta a vedermi ad una presentazione! (se ti riconosci, ti ringrazio ancora per essere venuta!).

Ho avuto la piacevole sorpresa di leggere una recensione spontanea sul web, di chi mi ha trovato per caso ed ha scritto parole bellissime sulla storia che ho pubblicato, quasi commuovendomi! 

E molte altre soddisfazioni sulle quali non vi tedio. Ma se non avessi scritto il libro, se non avessi osato e se non ci avessi messo la faccia, non le avrei avute!

Ora un nuovo anno inizia e metto momentaneamente un punto su questa promozione durata mesi. Come forse avrete letto sul blog e sulla mia pagina Facebook, la nuova sfida sarà la pubblicazione in inglese (così avrò modo di rompere i maroni anche al pubblico internazionale!).

E, naturalmente, ho in testa il secondo libro (sì, ci sarà il seguito della storia di Emma, per chi se lo stesse chiedendo!!!) e tutta l’intenzione di trovare il tempo per scriverlo. Non demordo. Vado avanti imperterrita. Il successo è il frutto di innumerevoli fallimenti, dicono. E allora, diamoci dentro! Auguri a tutti per un 2017 carico di… cosa devo augurare allora? Tanti fallimenti? Ma no, dai! Restiamo sul classico: carico di successi!



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