Partiamo. Tre settimane
in Italia, per le vacanze di Natale.
Che
strana sensazione preparare di nuovo le valigie, questa volta per
affrontare il tragitto inverso. Piene di vestiti (non possied
o un
guardaroba molto fornito... in Italia non mi è rimasto praticamente
nulla di decente da indossare) ma soprattutto di regali “cinesi”:
cibo per gli amanti dei gusti orientali, oggettini in seta, trapunte
e lenzuola.
Sentimenti
contrastanti. Sono contenta di rivedere tutti gli amici e i parenti
in Italia... sono contenta di rivedere la mia casa e in un certo
senso di riappacificarmi con essa dopo gli ultimi, faticosi mesi
estivi sola coi bimbi a preparare il trasloco, vissuti davvero con
nervosismo e ansia e nei quali perfino le mie amate quattro mura mi
sembravano opprimenti e scomode.
Ma nello
stesso tempo il cuore si stringe un po' a salutare i nuovi amici
conosciuti in terra straniera (anche se con la promessa di sentirci
tramite mail e la consapevolezza di rivederci a gennaio) e stamane,
nel fare l'ultimo giro di compere al piccolo centro commerciale sotto
casa, passando per il grande giardino del compound, ho sentito una
punta di nostalgia anticipata.
La
Pupella è già scoppiata in lacrime perché il suo amichetto
preferito è partito ieri per l'Italia... le è bastato un solo
giorno senza di lui per cadere in un abisso di tristezza... ora dovrà
affrontare ben due mesi senza il suo principino azzurro, che tornerà
in Cina appena a fine febbraio. E chi la sopporterà? Meno male che
ci sono di mezzo le vacanze di Natale (durante le quali rivedrà
nonni, zii, cugini ed amichetti e non avrà davvero tempo di pensare
ad altro) e poi in febbraio le vacanze per il Chinese New Year, nelle
quali se tutto va bene faremo un viaggetto.
Oggi
pasto frugale, finiamo quello che c'è nel frigo, usiamo piatti di
plastica per non sporcare niente e ordiniamo una pizza per la cena:
alle 19.30 ci viene a prendere la macchina che ci porterà
all'aeroporto e chiuderò la porta della casa cinese, dando un ultimo
sguardo per vedere se tutto è in ordine. Fra tre settimane rifarò
lo stesso con la casa italiana.
Abbiamo
scelto una vita di continui arrivederci e qualche addio... non avevo
messo in conto questo lato della faccenda e ora che lo vivo mi rendo
conto che bisogna farci il callo.
Partiamo.
Italia aspettaci, arriviamo! Accoglici coi tuoi grattacapi politici,
coi tuoi cibi meravigliosi, con la pizza della nonna, gli abbracci
dei parenti, le chiacchiere con gli amici, i problemi lasciati alle
spalle, le vie illuminate a festa, la crisi dei consumi, la neve nel
nostro giardino, il bicchiere di vino in compagnia del vicino...
godremo appieno le nostre vacanze italiane fino al prossimo volo, al
prossimo interminabile viaggio che ci riporterà a Suzhou per altri
lunghi mesi.