venerdì 26 ottobre 2012

PENSIERI SPARSI DAVANTI A UN PARCO PASTO



Oggi, pranzando, la mia mente vagava, mentre lo sguardo si posava sul panorama al di fuori della finestra, fatto di palazzoni, nebbiolina piovviginosa (dopo settimane di sole splendente e cielo quasi terso) e case a perdita d'occhio.
Sono due mesi e mezzo che abitiamo in Cina. Per certi versi mi sembra già passata un'eternità, tante sono le esperienze già fatte e le cose nuove sperimentate. E invece si tratta appena di una tacchetta minuscola nella cronologia temporale della mia vita. Poco tempo, ma posso dire che ormai la fase di ambientamento sia finita. Abbiamo la scuola, le nostre conoscenze, le nostre amicizie, i nostri negozi, i viaggi e i rientri del papi, il parco giochi... insomma stiamo consolidando una nostra routine.
Io, in teoria, dovrei avere un sacco di tempo libero, dato che i bimbi sono a scuola fino alle 15.30. In pratica, mi sembra sempre di non riuscire a fare tutte le cose che vorrei fare. Forse sono io che vorrei riempire troppo le mie giornate... mi piacerebbe ricominciare seriamente a studiare cinese, approfondire il mio inglese, ricominciare a dipingere (ah, a proposito: tele, pennelli e colori li ho già acquistati!) e a scrivere, prendermi cura del mio povero corpo da quarantenne con qualche massaggio (dopotutto siamo o non siamo nella patria della mitica medicina cinese?), una buona alimentazione (cibi inquinati permettendo...), fare un po' di movimento; curare la mia anima e la mia crescita personale con buone letture, esercizi, bei pensieri. Mantenere vivi i rapporti con gli amici italiani scrivendo loro mail e spedendo foto, aggiornare i miei blog. E, naturalmente, non vorrei diventare un eremita chiuso in casa a dipingere e scrivere: anche la sfera sociale necessita del suo tempo! Secondo voi mi bastano le ore di una giornata? Calcolando che Suzhou non è proprio piccolina, e che per spostarsi da un posto all'altro (magari per comperare le cose che sotto casa non si trovano) ce ne vuole di tempo (e anche la spesa ogni tanto va fatta!) io credo proprio di no!!! Diciamo che, tanto per cominciare, basterebbe svegliarsi prima la mattina, e non ridursi a portare i bimbi a scuola tre minuti prima che chiudano il portone, ehm ehm!
Suzhou mi sta diventando familiare, anche se davvero per visitarla tutta non basterebbe un anno intero di giornate passate a girovagare. Non conosco nemmeno ancora tutto il compound, fate voi.
A detta di molte altre donne espatriate con le quali ho parlato in questo periodo, il posto dove viviamo non è “REAL CHINA”: soprattutto il grande quartiere sul lago, che si chiama SIP , è una specie di “bolla” dove gli stranieri galleggiano tranquilli. Ma io sono una persona curiosa. Forse un giorno troverò il coraggio di prendere un bus e scendere “oltre il ponte, dove c'è la vera Cina”, magari portandomi la macchina fotografica, e gironzolare in cerca di qualcosa da raccontarvi! Per ora, nelle prossime puntate, vorrei condividere con voi pensieri, emozioni e sensazioni di una donna (e prole) italiana che ha scelto di vivere a migliaia di chilometri di distanza. Certe situazioni ed immagini per me stanno già diventando “scontate”, perché mi sto abituando a questo posto. Ma per quelli di voi che non ci sono mai stati, magari un racconto che per me sembra banale può essere davvero interessante! Alla prossima allora!

lunedì 15 ottobre 2012

FESTA! (TANTO PER CAMBIARE!)



Prima festa organizzata nella casa cinese... i genitori di un'amichetta della pupella mi hanno gentilmente prestato un forno (elettrodomestico non previsto nella stragrande maggioranza delle cucine cinesi) e mi sono data alla pazza gioia cucinando pan di spagna, pizza, tartellette con le mele...
Alla fine la torta ho deciso di farla io... non è facile trovare dolci all'altezza delle aspettative italiane, qui in Cina, quindi mi sono detta: ma sì dai, verrà buona! Non era male, la decorazione lasciava ancora un po' a desiderare ma forse per quando i bimbi compiranno 18 anni sarò diventata un'esperta!

Purtroppo il papi viaggiante è nuovamente... viaggiante! Così si è perso le leccornie e la bella compagnia: eravamo in tanti, più o meno una trentina tra bimbetti e genitori, quasi tutti italiani. Avrei voluto invitare anche altri, ma trenta persone mi parevano già sufficienti ed avevo paura di non riuscire a tenere a bada tutto! Sarà per la prossima volta! Sono stata comunque molto contenta che dopo due soli mesi di Cina la nostra casa era invasa da amici, chiacchiere, giochi! E' stato davvero bello festeggiare insieme!
Anche al kindergarten si usa fare una piccola festina di compleanno: dopo pranzato ho portato in classe biscottini (comperati... italiani però!) e sono potuta restare a vedere e scattare foto mentre i compagnetti cantavano “Happy birthday” e la pupella, ornata di cappello a punta, distribuiva i dolci. Sono rimasta a dir poco scioccata di come la mia bimba già capisca l'inglese! E la prossima settimana il festeggiamento tocca al torello, che anche lui compie gli anni in ottobre!
Vi racconto la scena mitica di un paio di giorni fa: la pupella che pedala contenta nel giardino condominiale, cantando a squarciagola in cinese una canzone imparata all'asilo. I cinesi si giravano a guardarla e io mi sentivo davvero orgogliosa! Capperi come imparano in fretta! Io invece devo decidermi a prendere in mano gli appunti e studiare, altrimenti invece di progredire mi dimenticherò anche quello che di lingua cinese già so!

POLLO CON MOSCHE AL SUZHOU AMUSEMENT LAND



NOTA: Per una settimana mi è stato impossibile connettermi e aggiornare il blog. Quindi oggi vi sciroppate ben due post! :) Uno è relativo alla scorsa domenica, l'altro a ieri!! Buona lettura!



Domenica mattina ci si è posta davanti una scelta esistenziale: goderci una grigliatona con gli amici del compound od onorare la tradizione delle gite domenicali? Oramai avevamo già detto alla pupella che l'avremmo portata al parco divertimenti di Suzhou e così, mentre il papi si asciugava le lacrimucce per l'occasione persa di bere mangiare e far festa, abbiamo fatto la passeggiata che da casa nostra conduce alla fermata della metropolitana. Dopo venti minuti di viaggio sotterraneo siamo sbucati proprio di fronte all'ingresso del parco.
Abbiamo sborsato una cifretta considerevole per l'ingresso (sui 15 euro a testa per gli adulti, i pupi essendo inferiori a 110 cm di altezza, così funziona qui, non hanno pagato) ma dentro se uno ha voglia (e coraggio) ha molto da fare: lancio con il deltaplano dalla montagnola, fionda umana, montagne russe con giri della morte multipli, tra cui uno coi piedi a penzoloni, caduta libera, e altri che non so descrivervi ma che mi sono ben guardata dal considerare. Io sono paurosa per queste cose, inutile negarlo o girarci intorno. Così l'unica cosa che ho fatto è andare sulle giostrine con la pupella, e mi sono spaventata perfino sul mini ottovolante a misura di bambino che di giri ne faceva solo uno, ma veloce veloce. E mentre la piccola serrava gli occhi, io le stritolavo la mano con la mia (nell'intento di farle coraggio, ma chissà invece che ansia le ho trasmesso!)
Il torello invece ha avuto una giornata no: poche giostre erano adatte a un nanetto della sua taglia e anche l'unica che poteva godersi, siccome ha fatto il monello ed ha sbattuto la testa su un palo di ferro mentre aspettava la fila per entrare, se l'è persa perché ovviamente il papi lo ha preso e riportato da noi, urlante e in lacrime. Povero torello! Meno male che c'era almeno lo scivolo e il giro in barca nel paese delle fiabe (che io ho trovato piuttosto orrido, ma per i bimbi andava bene) a tirarlo su!
La sera prima avevo detto al papi: ci portiamo un panino domani? Ma nooo! Che panino! Troveremo qualcosa là. Aha! Ristorante tipo tavola calda, solo cibi cinesi, mosche che volavano, malandato e sporchetto. Ho preso quello che mi pareva meno peggio, i pupi hanno mangiato solo qualche cucchiaiata di riso bianco. E nel pollo (che non mi pareva male), dopo che avevo mangiato quasi tutto, ho trovato una mosca che aveva deciso di terminare la sua vita nel denso sughetto.
Così ci siamo buttati su gelati e pop corn, forse meno sani ma più appetibili! E la giornata è passata piacevole e divertente, nonostante i malumori del torello.


martedì 2 ottobre 2012

PRIMO OTTOBRE GIORNO DI FESTA NAZIONALE (E PRIVATA!)


Il primo ottobre in Cina è la Festa nazionale della proclamazione della fondazione della Repubblica Popolare. In più quest'anno coincide con il Mid Autumn Festival (andatevi a vedere su Wikipedia di che si tratta... io non sono ancora in grado di spiegarvelo!) e quindi i bimbi hanno una settimana di vacanza da scuola.
A casa nostra, il primo ottobre è il compleanno della nostra primogenita, la principessina assoluta (che vorrebbe esserlo, una principessa! Ma spesso sembra Shrek per come si comporta!)
Quindi, grandi festeggiamenti! Torta (nella foto), candeline, canzoncina di auguri e, fuori in strada, fuochi artificiali! (No, non li abbiamo commissionati noi: qua in Cina li sparano per ogni occasione, figuriamoci per il giorno di festa!)
La pupella ha ricevuto una fiammante bici rossa con caschetto arancione! Era contenta, vedremo ora quanto la userà... il pomeriggio l'ho portata a fare un giro e già lagnava che ha paura di cadere... e che fa fatica. Come sempre, è riuscita ad evitare di impegnarsi e si è fatta portare in giro (seduta sul portapacchi dietro) da un baldo giovane decenne. Io schiumavo invidia: com'è che a me sta cosa non è mai riuscita?
La sera siamo usciti sul lungolago (a proposito, ormai usiamo spesso la metropolitana anche per muoverci coi bambini: c'è una linea sola per ora, ma è davvero comoda anche perché non ci sono scale da affrontare con il passeggino) e c'era un sacco di gente, venditori di zucchero filato, motorette con annessa grigliettina che vendevano salsicce e salsiccette arrostite.


E poi c'erano le lanterne di carta con la fiammella, quelle che bisogna avere perizia per far volare in aria, altrimenti ti si accartocciano bruciando. Purtroppo non sono riuscita a fotografarne nemmeno una, perché proprio nel momento in cui le facevano decollare noi eravamo a mangiare e le ho viste solo attraverso la vetrata del locale.
Comunque, davvero un bel compleanno! Tornati a casa verso le dieci lei si è seduta un attimo sul divano e si è addormentata secca secca (e io pure, sono andata a portare a dormire il torello e mi sono inesorabilmente stecchita accanto a lui nel lettino... il papi è pure un po' seccato per questo... ehm... visto che non è la prima volta che capita!). A notte inoltrata mi sono ridestata e, caracollando, sono andata nel lettone ma... sorpresa! L'ho trovato occupato! La pupella dormiva beata al mio posto, così io mi sono ridotta a stare in un angolino. “Ben ti sta” mi ha detto il papi viaggiante. Ma guarda te...

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