martedì 25 settembre 2012

BARBEQUE!

Annuncio solennemente che la nostra famigliola ha passato il suo primo week end di divertimento e relax da mesi e mesi a questa parte! Tutti insieme, senza i patemi di arrivi o partenze (del papi), in compagnia ed allegria. Ce lo siamo proprio goduto.
Sabato qui a Suzhou pioveva... siamo rimasti pigramente in casa e nel pomeriggio abbiamo invitato a bere un caffè da noi una coppia di nuovi amici. Domenica invece il tempo ci ha stupito regalandoci una bellissima giornata di sole e cielo (più o meno) terso e siamo stati invitati a una grigliata organizzata nel giardino condominiale dal nostro gruppetto di connazionali. Ognuno ha portato qualcosa, le tovaglie sono state stese sulle panchine e vi assicuro che, come da meravigliosa tradizione italica, non mancava proprio nulla! (mancano solo le foto, che ho fatto ma non posso postare perché non trovo il cavetto della macchina fotografica, groan, ma ho fatto un bel disegnino apposta apposta per voi!)
Mentre scendevamo in giardino sprizzavamo allegria da tutti i pori: un'occasione di far festa in compagnia rende davvero felici! La grigliata, poi, non so perché ma ha sempre un'atmosfera particolare, non trovate? Tra chiacchiere e mangiate siamo rimasti nel giardino fino a tardo pomeriggio, le guardie del compound hanno controllato un po' che non dessimo fuoco a tutto e poi se ne sono andate, le signore che si occupano del giardinaggio invece (qua si lavora anche di domenica, eh!) sono rimaste a guardarci un po' più a lungo... Calcolando che qua in Cina alle 18 si apparecchia già per la cena, dovevano sembrare davvero strani questi italiani che mangiano tutto il pomeriggio!
La pupella è sparita praticamente subito, dopo aver mangiato un pezzetto di pizza, in compagnia dei suoi nuovi amici (tutti mediamente più grandi di lei, dai 5 ai 10 anni), li sentivamo strillare in lontananza mentre giocavano scatenati e ci faceva un effetto strano avere una figlia così piccola che già gioca lontano dalla nostra vista... ma il compound è un posto protetto, recintato e controllato e ci sentivamo (relativamente) tranquilli. Il torello invece non ha ancora l'età per gironzolare da solo (anche se ci prova) ed è stato più o meno vicino a noi, cercando di imparare ad andare in monopattino (e, ovviamente, c'è riuscito!).
Rincasati verso le 18.30 (purtroppo qua fa buio presto) abbiamo nutrito i bimbi con un po' di latte e li abbiamo ficcati a letto presto: alle 20.30 entrambi erano tra le braccia di morfeo. Così io e il papi ci siamo potuti godere una pigra domenica sera sul divano davanti a tv (lui) e portatile (io) a guardare film e spulciare ricette cinesi sul web! Sembra una cosa banale, ma come vi ho detto non ci capitava da mesi. E per noi è stato come essere in vacanza!

domenica 23 settembre 2012

SPERIMENTAZIONI


Continuano le sperimentazioni in cucina... e nella vita! Il pranzo fotografato era riso (rigorosamente in bianco, alla cinese) condito con un sughetto di melanzane (quelle viola, sottili, lunghe e saporite), peperoncino verde, pancetta cinese e nespole secche. Mi piacevano molto i colori di questo piatto!
Ormai sono di casa al mercato delle verdure nel piccolo centro commerciale di fronte al compound (scoperto per caso a un paio di settimane dal mio arrivo, dopo che con mia suocera ci lamentavamo sempre di come mai non c'erano mercati “come li intendiamo noi”, poiché da fuori tutto diresti, tranne che di un enorme mercato coperto si tratti!). Ho la mia fruttivendola preferita e amo davvero tanto girare per le bancarelle ed osservare tutti i tipi di verdura, tanti e alcuni anche molto diversi dalle nostre, e i negozietti del pesce (vasche con pesci vivi, eh! Non credo che avrò mai il coraggio di comperarli...), della carne e dei “mian” (gli spaghetti cinesi, fatti giornalmente nel retrobottega... io continuerò ad acquistare quelli confezionati eheh!)
Giornata di grandi novità: questa mattina anche a casa mia è venuta la famosa ayi, la “zia”, che non è solo una signora delle pulizie, una tata, una tuttofare, è proprio un pilastro della società cinese (e delle famiglie straniere che vivono in Cina), non mi dilungo sul suo ruolo, spulciate un poco nei vari blog di donne espatriate che sono nei miei link su Alienanto.com e troverete tante notizie e testimonianze divertenti e piacevoli da leggere!
Io posso solo dire che mi sono sentita... in colpa. Sì perché avere una signora che mi viene ad aiutare in casa tre mattine a settimana mi ha fatto sentire a disagio... Anche se la casa è davvero grande e se non avessi preso nessuno avrei dovuto passare le mattinate a pulire lavare stirare rassettare (e smazzarmi tanto per organizzare un trasferimento per poi ridurmi a ciò... potevo farlo benissimo restando in Italia, no?), anche se i pupi sporcano tantissimo e non mi mancherà comunque il mio bel daffare, anche se nessuna ayi sarebbe venuta da me per meno di tre volte a settimana, anche se, anche se... la sensazione immediata è stata quella!
Se poi aggiungiamo il fatto nel primo pomeriggio, assieme al papi viaggiante, siamo andati a provare un massaggio ai piedi nel nuovo centro che hanno aperto praticamente SOTTO CASA, la sensazione da “gran signora” è stata completa.
Il massaggio ai piedi... ne vogliamo parlare? Ci siamo andati assieme alle amiche italiane, eravamo in tre nella stanzetta... poltrone morbide, ergonomiche e comode... entrano tre baldi giovani e ci immergono i piedi in un catino di legno con acqua caldina e petali di fiori (fin qui piacevole) poi ci dicono di sederci e cominciano a mazzuolarci spalle e schiena con dita che sembravano una morsa. Poi, di nuovo piedi all'aria, ci hanno fatto una specie di “scrub” con una polverina (non chiedete cosa fosse... non lo so) e io già saltavo dal solletico. Quando sono andati a prendere una valigetta con vari attrezzi io, lo ammetto, mi sono spaventata. Il massaggio era energico, e certe parti dei piedi mi facevano davvero male. Ma il top è stato il risucchio alla pianta del piede coi bicchieri infuocati... come spiegarvi... spruzzano d'alcool un bicchierino di vetro e gli danno fuoco, poi te lo applicano alla carne, il fuoco si spegne e si forma il vuoto. La pelle viene letteralmente risucchiata in fuori (brutto brutto da vedere). La sensazione era davvero strana... i ragazzotti se la spassavano alle nostre reazioni. Alla fine (credevamo di aver già finito) ci hanno pure mazzuolato con dei martellini di gomma dura. A breve metterò una vignetta su Alienanto.blogspot.com!
Devo dire però che lo rifarei volentieri! Anche perché qui in Cina il costo dei massaggi è davvero basso rispetto a quello dell'italia, il massaggio è inteso come coadiuvante della salute (e non come momento rilassante...) e fa parte della cultura del benessere di questo popolo. Sia mai che la prossima settimana mi faccio l'abbonamento :D

venerdì 21 settembre 2012

IL RITORNO DEL PAPI VIAGGIANTE

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Dopo tanti giorni di attesa, finalmente abbiamo il papi viaggiante a casa con noi! Accolto da abbracci e baci dei bimbi, il povero papi può finalmente riposarsi un poco dai suoi viaggi, ne ha davvero bisogno!
Appena tornato si è preso una giornata di pausa, anche perché il viaggio dall'Europa è stato piuttosto stressante: durante il tragitto in autostrada per raggiungere l'aeroporto, la macchina su cui viaggiava (la nostra, per intendersi) ha fritto il motore, e così ha dovuto chiamare sia il carro attrezzi per il povero mezzo, sia un taxi per cercare di raggiungere in tempo l'aeroporto. Per fortuna tutto è andato bene, anche se al check-in non gli hanno lasciato portare come bagaglio a mano la sua amata chitarra! E lui che già sperava di poter schitarrare anche a Suzhou, deliziando quelli del piano di sotto (già piuttosto provati dai giochi serali dei bimbi, io credo!).
Dicevamo, dato che il papi era libero e tutto per noi, abbiamo approfittato per andare tutti insieme in un centro commerciale qua vicino, per fare un po' di acquisti (in casa siamo ancora sprovvisti di molte cose basilari) e passare un paio d'ore fuori dalle mura del compound.
Per cena, abbiamo mangiato la “splendida” pizza della foto... in un sedicente ristorante italiano che di tale non ha nemmeno il nome. Ma tant'è... l'importante è stare insieme e anche la pizza schifosetta sembrava buonissima!
Così posso dire con orgoglio di aver sconfitto il mostro che mi spaventava tanto, ce la siamo cavata, anche se il papino ci mancava tantissimo, e le giornate sono trascorse tranquille, senza intoppi e piene di giochi e nuovi amici!

martedì 18 settembre 2012

POSTO VUOTO DA RIEMPIRE

Questa è la mia cucina adesso. Praticamente vuota. Ho pochi arnesi, due pentole, sei bicchieri di plastica colorata, una tovaglia. Tanti cassetti da riempire. Un po' come gli armadi delle camere, i muri bianchi delle stanze, le mensole del bagno. Un po' come le mie giornate!
Sono davvero fortunata: non a tutti capita l'occasione di fare un bel repulisti e ritrovarsi spazi vuoti da riempire. Di solito nelle nostre cucine, col tempo, si accumulano cibi comprati di getto che non ci piacciono ma che non abbiamo il coraggio di buttare, piatti sbeccati che conserviamo per affetto, strofinacci con i buchi e tovaglie macchiate che non ci decidiamo mai a far volare dalla finestra.
Così anche nelle stanze della nostra anima si accumulano relazioni tossiche che non abbiamo il coraggio di troncare, malesseri, ansie, cattivi pensieri, scelte subite o - peggio - non fatte.
Ho una grossa responsabilità, ora: far si che i miei nuovi, puliti cassetti non si riempiano di carabattole e  cianfrusaglie. Dipende da me. Solo da me.

giovedì 13 settembre 2012

QUELLE GIORNATE UN PO' COSI'... CHE ABBIAMO NOI CHE ESPATRIAMO IN CINA

Le giornate un po' storte si riconoscono subito. E quella di ieri dovevo aspettarmelo che sarebbe stata una di quelle. Ha cominciato la pupella la mattina presto, a dire che non voleva andare a scuola. Arrivata in classe, si è aggrappata alla mia gamba piagnucolando mamma mamma, e non voleva mollarmi. Io avevo due occhi così, perché con lei non mi è mai, dico mai, successo di vederla piangere per andare a scuola! La maestra ha dovuto prenderla di peso, dopo dieci minuti di "ma dai, su vai a giocare, guarda che bello" etc etc. Lei con gli occhi rossi e lo sguardo terrorizzato, io con un magone così che mi ha tenuto compagnia tutta la mattina.
Quindi, serena e contenta (capirai!) sono andata alla stazione di polizia per richiedere l'estensione del mio visto turistico (perché ovviamente, come volevasi dimostrare, non siamo riusciti a fare in tempo tutte le carte per quello definitivo, agganciato al visto di lavoro del papi viaggiante). Abbastanza veloci e organizzati mi aiutano a compilare i moduli, mi mandano in un altro sportello dove un giovane poliziotto finisce di compilare e mette gli ultimi timbri, questo rispondendo a innumerevoli telefonata sul cellulare (saranno state di lavoro? Non indaghiamo, tanto non capivo niente) e pure chiacchierando animatamente con le sue colleghe, tutte intorno a lui a starnazzare (dev'essere uno molto quotato... in effetti anche ai miei occhi occidentali pareva carino, non so se gli standard di bellezza sono gli stessi però...). Comunque lui faceva molto il figo. Devono divertirsi molto in quell'ufficio. Alla fine lui mi dice "pay money" e io cado dalle nuvole. Come una stupida non ho pensato che i visti costano, e mi sono portata dietro poche lire. "Credit card?" dice lui. Ehm... io non ce l'ho. PEZZENTE! Ho detto che tornavo a casa a prendere i soldi.
In strada ho visto che c'era la pensilina del bus e, baldanzosa, ho letto le fermate (tutte scritte in caratteri cinesi, eh?!) ed ho riconosciuto la mia via. "Vabbé vado in autobus, dai!" mi sono detta. Solo che il bus, ben lungi dal dirigersi verso il mio compound, andava sempre più lontano, verso la zona industriale, su per una superstrada, verso la periferia... "devo aver sbagliato qualcosa!". CERTO! Io ho guardato la direzione delle fermate da sinistra a destra, ma qui la scrivono da destra a sinistra. C'era anche una bella freccia, ma io non l'ho notata. Così mi sono fatta una gita turistica di un'ora nella periferia di Suzhou. Alla fine il bus, dopo aver fatto sosta al capolinea (non vi dico le risate quando l'autista, sceso per fumarsi una sigaretta, mi ha visto e mi ha chiesto dove dovevo andare), è tornato indietro e finalmente sono arrivata a casa, ho preso di corsa i soldi e sono tornata a pagare (in taxi!)
Per fortuna il resto della giornata è stato piacevole e senza incidenti, ho portato i pupi in un nuovo parchetto, ho fatto conoscenza con altre mamme di tutto il mondo. 
Ma per finirla in bellezza, la sera ho messo su una lavatrice e non mi sono accorta di aver raccolto con la biancheria anche un pannolino (usato...) del torello... vi lascio immaginare cos'è uscito da quel cestello...

domenica 9 settembre 2012

GELATI E CARTONI ANIMATI

I bambini sono abitudinari, si sa. Uno dei principali, grossi problemi che abbiamo incontrato nei nostri primi giorni cinesi sono stati... i cartoni animati! E già, non tanto il piccolino, ma la pupella in Italia era abituata a guardare i SUOI cartoni animati preferiti e arrivare in Cina e non vedere i suoi personaggi del cuore in TV è stato causa di malumori. Quando poi ho scoperto che qui nemmeno Youtube "si vede bene", per dirla con un eufemismo, mi sono sentita mancare perché avevo già pensato a quello come ancora di salvezza (beh io ammiro tantissimo quei genitori che riescono a far vivere i loro figli senza televisione, davvero. Ma per me, quando sono sola e devo mettere a dormire uno o l'altro o fare la cena, un bel cartone è VITALE, scusatemi con la Montessori).
Ma come tutti sappiamo le risorse delle mamme sono infinite, quindi prima mi sono messa a cercare video sui motori di ricerca cinesi (tutti in ideogrammi, eh!), poi, dopo vari tentativi infruttuosi (film scelto dalla bimba, schifoso, o dvd non funzionante) sono riuscita a portarmi a casa, dal negozietto di dvd del compound, un paio di cartoni carini (Topolino e Dora) che i pupi possono scegliere di gustarsi in inglese o in cinese (così imparo anche io!!)
Dulcis in fundo, la pupella si è appassionata ad un cartone cinese che danno ogni pomeriggio, e che ha per protagoniste delle pecorelle (come quella sul vasetto della foto). Ecco un nuovo personaggio del cuore! 
E così abbiamo trovato anche il gelato preferito (quello della foto, appunto!) che è di una marca multinazionale (e quindi mi da un po' di affidamento) ed è fornito di "sorpresina" nella coppetta: in ogni confezione si trova un personaggino di gomma delle famose pecorelle.
Paese che vai, personaggio preferito che trovi.

venerdì 7 settembre 2012

FACCIA A FACCIA CON IL MOSTRO

Ecco. Ci siamo. Stamattina sono partiti. Il papi viaggiante e la super nonna alle 8.00 ora locale sono andati alla stazione di Suzhou per prendere il treno fino a Shanghai e poi il taxi fino all'aeroporto. Faranno scalo a Roma e stanotte saranno in Italia. Il papi si fermerà nella nostra casa italiana giusto il tempo per ricordarsi com'è fatta (é da fine giugno che non mette piede in Italia) e poi andrà a fare i suoi meeting in giro per l'Europa. La super nonna invece si lancerà alla ricerca di un contadino che ha ancora pomodori da salsa da vendere e comincerà a preparare le conserve per l'inverno...
Ed io?
Prima di partire per la Cina già sapevo che in settembre avrei dovuto stare da sola, e la cosa mi metteva molta agitazione. Ma ora sono più tranquilla. Ho già conosciuto donne in gambissima alle quali posso fare uno squillo se ho qualche problema (e sto facendo le corna sotto il tavolo!!!) e questo psicologicamente aiuta moltissimo! E le voglio ringraziare pubblicamente se per caso leggono queste righe: siete forti!
E poi ho voglia di stare un po' da sola, meditare, metabolizzare e sedimentare gli avvenimenti vorticosi dell'ultimo mese. Sedermi davanti al pc tutta la mattina e rispondere a mail, scrivere... o sedermi sul divano e fissare il muro, perché no?
Cominciare a fare esercizio di quel famoso "pensiero positivo" che so benissimo, in teoria, come funziona, ma in pratica me lo scordo ogni volta e lascio che la mia mente formuli pensieri negativi e brutti.

giovedì 6 settembre 2012

ULTIMI GIORNI IN CINA DELLA SUPER NONNA

Domani mattina la super nonna riparte alla volta dell'Italia... sob! Mi spiace. Mi mancherà la sua presenza amorevole. E per una settimana abbondante me la dovrò vedere da sola, ma questo è un'altro discorso.
Questo post lo volevo dedicare a lei, che è venuta in Cina a quasi ottant'anni, ne dimostra venti di meno ed è una furia della natura!!! Mi ha aiutato tantissimo in questo mese e non la ringrazierò mai abbastanza! L'unico mio rammarico è di non essere riuscita a portarla un po' di più in giro... ma tra il caldo afoso, i bimbi scatenati e il papi errante non ce l'abbiamo fatta.
In questi giorni, visto che la partenza si avvicinava, la super nonna ed io ci siamo sfogate (da appassionate come siamo di prodotti e prodottini culinari cinesi), siamo andate a fare la spesa ed abbiamo riempito il carrello di mille cose (alcune non sappiamo nemmeno cosa sono!): salsiccette, vermicelli di riso, di patate e di soia, noodles, spezie, salsa di soia, funghi secchi e perfino un po' di prodotti di gastronomia! Perché dovete sapere che i cinesi amano molto il cibo per asporto, li vedi mangiare ovunque e a qualsiasi ora, e nei supermercati ci sono vaste isole dove gli addetti cucinano sul momento verdure e spaghetti, pane fritto, frittelle varie, ravioli e chi più ne ha più ne metta.
Così un giorno abbiamo pranzato coi prodotti di gastronomia cinese, mentre ieri siamo state a pranzo con altre italiane (sempre cibo cinese, buonissimo! Anche se il mio apparato digerente fa piuttosto fatica a sopportare fritto , spezie e intingoli).
E' stato un mese intenso. Ho preso possesso della casa, ho comperato i generi di prima necessità (lungi dall'essere ancora "casa nostra", mancano ancora un sacco di cose, dal portapenne al portasapone al tappetino per il bagno), i bimbi hanno iniziato scuola, ho fatto amicizia con le italiane del compound, ho imparato a girare in taxi e in bus, ho esplorato i negozietti del circondario. 
Mia suocera va via tranquilla, perché ci vede sistemati. E io attraverserò con relativa serenità questi dieci giorni di solitudine che mi aspettano.

lunedì 3 settembre 2012

COMPLEANNO IN SORDINA - CON TORTINA - IN CINA!


Ragazzi... oggi compio 40 ANNI! Ho sempre pensato che arrivata a questo ragguardevole traguardo avrei fatto una super festa con tutti i miei amici, con qualcosa di speciale etc etc. Invece sono in Cina, gli amici sono tutti lontani, perfino il marito mi ha “abbandonata”! Meno male che c'è la super nonna a casa con noi ancora per qualche giorno!!
Un paio di giorni fa hanno aperto sotto casa nostra una nuova pasticceria-panetteria (sembrerebbe la nuova moda del momento... pane e dolcetti... non fanno per nulla parte della tradizione culinaria cinese ma si vede che con tutti gli stranieri che ci sono l'affare rende) così ho potuto comprarmi una tortina senza dover prendere un taxi e andare in centro.
Stamattina, per festeggiare alla grande (è ironico, eh!?) ho dovuto andare a Shanghai a fare la visita medica alla quale tutti coloro che vogliono emigrare nella terra di mezzo devono sottoporsi: sola soletta ho preso il treno per la grande metropoli, il taxi, e poi via veloce tra una stanzetta e l'altra della clinica! Nella stanza d'attesa, dove bisognava compilare dei moduli, c'era un grosso acquario che probabilmente ha la funzione di calmare gli animi ansiosi degli espatriati che non sanno che aspettarsi da questo famigerato “health check”, ma la visione di un pesce ormai spirato a pancia all'aria, circondato dagli altri pesci che lo sbecchettavano, anziché tranquillizzarmi mi ha fatto venire un brividino su per la schiena “cominciamo bene!” ho pensato.
Super organizzati, mi hanno fatto: anamnesi su malattie pregresse o operazioni chirurgiche, auscultazione del cuore, palpazione della pancia, visita oculistica, osservazione di naso e gola, ecografia alla pancia, raggi x al torace, elettrocardiogramma, prelievo del sangue. Il tutto in mezz'oretta scarsa! Ed ho scoperto che da quando sono in Cina ho perso cinque chili, e che ho i calcoli (presumo alla cistifellea!).
Poi ho ripreso il taxi, mi sono fatta portare alla stazione dei treni di Hongqiao (dove non ero mai stata prima d'ora), ho preso il biglietto per Suzhou e sono tornata a casa. Magari a scafati viaggiatori la cosa può sembrare banale, ma per me, che di viaggi facevo solo quello quotidiano da casa al lavoro, 30 km di treno, 20 minuti di viaggio (che spesso diventavano 30 o 40!) è stata un'impresa non da poco: farmi capire da un tassista che parla solo cinese, sperando che mi porti nel posto giusto, andare su e giù per i treni, sperando di non finire chissà dove... beh finita l'avventura ero molto orgogliosa di me!
Tornata a casa verso mezzogiorno, ho portato mia suocera a mangiare alla tavola calda cinese che c'è nel mini centro commerciale sotto casa... coraggiose! Abbiamo pranzato in due (piattino di anatra, piattino di gamberetti piccanti, due piattini di verdurine, ciotola di riso bianco e birra cinese) pagando poco più di quattro euro! Che differenza con la pastasciutta, eh?

domenica 2 settembre 2012

PREZIOSI SAPORI DI CASA

Quando uno viene su fin da piccolo con una certa tradizione culinaria, certi sapori e profumi per lui significano aria di casa, in qualsiasi parte del mondo si trovi! Ecco perché ieri a pranzo ci è venuta una voglia matta di pasta con la salsa! Al supermercatino del compound, dove si trovano prodotti importati, ho acquistato un pacco di mezze penne e un vaso di sugo pronto della più famosa marca italiana. Mi sono svenata (ho pagato l'equivalente di 8-9 euro!) ma ne valeva la pena!!!
L'ambientamento prosegue. I bimbi hanno avuto un paio di giorni in cui parevano invasati, soprattutto il piccolino. Forse anche perché il papi viaggiante è di nuovo in giro... 
Quando il torello si sveglia col piede sbagliato, è davvero DURA stargli vicino, diventa INSOPPORTABILE: fa i capricci, urla, sbraita, vuole tutto e se glielo dai urla "NOOO!" e non lo vuole più, fa le scenate a tavola, fa le scenate in passeggino, si sveglia alle cinque del mattino frignando...
Facile dire "pazienza, anche per lui è tutto nuovo e sta metabolizzando", quando gli prende il tiro di nevrastenia perfino a Gandhi gli verrebbe voglia di prenderlo a sberle. Poi ci si mette anche la pupella, che quando è in fase "down" reagisce facendo la lagna, allora il quadro è completo! La super nonna non lo dice, ma leggo nei suoi occhi che non vede l'ora di tornarsene a casa in Italia (e come darle torto quando i nipotini sono tutt'altro che amorevoli pupetti?)

Per fortuna da un paio di giorni l'atmosfera in casa è tornata ad essere respirabile e siamo tutti più contenti e sereni.
Oggi ad esempio siamo andati a fare una passeggiatina nelle vie del compound, abbiamo comprato un gelatino per i bimbi e un cappuccino (decente!) alla panetteria e ci siamo sedute fuori a sorseggiarlo, mentre i bambini erano (miracolo!) tranquilli. Per pranzo festeggeremo il giorno in cui Dio si è riposato mangiando un bel piatto di gnocchi preparati dalla super nonna!!!


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