Ebbene sì, sotto casa,
DICO, SOTTO CASA, hanno aperto un nuovo locale italiano, che servirà
dalle colazioni, ai pranzi, alle merende, cene e anche pizze,
formaggi, salumi (soave nome quasi dimenticato) e wine tasting!
Ovviamente ci siamo
fiondati subito, in allegra compagnia di altri italiani (e non solo!)
nostalgici di conosciuti sapori. Devo dire che l'accostamento vino e
salumi proprio mi mancava! E devo ribadire che la scelta di venire a
vivere in questo compound è stata ottima: è come un piccolo
villaggetto, con stradine e negozi, incontri sempre qualcuno che
conosci per strada e non ti senti mai solo!
Qui in Cina a tavola ci
siamo adeguati alle usanze e beviamo birra Tsingtao o the, o
adirittura, udite udite, acqua calda! Ebbene sì, pure quello abbiamo
fatto.
Qualche giorno fa ho
chiesto alla mia ayi di insegnarmi a cucinare qualche pietanza
cinese. Come ho già avuto modo di spiegare in un altro post, in
linea di massima le cinesi in casa non cucinano tantissimo, difatti
alla mia domanda “ti piace cucinare?” lei mi ha guardato con
occhi spaventati (della serie: non mi chiederà mica di preparale i
pasti, questa qui adesso?) e poi mi ha risposto “Un poco”. Un
poco??? Vabbé non a tutti piace spignattare. Mi ha scritto la lista
della spesa (in cinese! Che io diligentemente mi sono tradotta) e mi
ha insegnato a cucinare i vermicelli con il manzo. A me non sono
dispiaciuti per niente, il papi viaggiante li ha mangiati ma
controvoglia: preferisce di gran lunga un piatto di spaghetti con la
salsa!
L'inverno è arrivato
anche a Suzhou e noi in camera da letto abbiamo poco più di sedici
gradi... l'appartamento è all'ultimo piano, grande, con pavimento in
marmo e, ovviamente, senza riscaldamento. Ci scaldiamo con i
condizionatori ed è un tipo di calore soffocante che dopo pochi
minuti che l'hai spento ti piomba addosso di nuovo il freddo. Mi
hanno detto che i cinesi non li accendono: li trovano insalubri (non
hanno tutti i torti, ma nemmeno il gelo è tanto salubre, dico io!).
Adesso ho capito perché nei negozi vedevo spuntare maglie e
pantaloni imbottiti, ciabatte col pelo, borse dell'acqua calda e
perfino copriwater morbidosi!
Come volevasi dimostrare,
siamo tutti pieni di tosse e raffreddore. Il Torello ha avuto un paio
di giorni di febbre, ma per fortuna è un bimbo forte e gli è
passata subito senza dover ricorrere a visite in clinica! La Pupella
ha iniziato a tossire per finta, perché voleva lo sciroppo anche
lei, e se l'è chiamata sul serio! Quindi ora ci siamo attrezzati
pure noi: maglie e maglioni in pile, pantaloni a doppio strato,
ciabatte pelose! Ma quanto mi manca la mia bella stufa in maiolica
della casa italiana! Tanto da trovare allettanti perfino le stufe con
fuoco finto che ho visto sabato in un negozio di casalinghi (e questo
la dice lunga!).