… il caldo, intendo
dire! Qua viaggiamo ancora sui 38 °C e l'umidità supera l'80%.
Facendo una rapida ricerca sul web ho scoperto che, a queste
condizioni, il mio corpo si sente come se dovesse sopportare 62°C!
Adesso ho capito perché, dopo due secondi che sono uscita di casa,
comincio a grondare come un cavallo. Sono stufa di avere le macchie
sui vestiti, la faccia unta, i capelli bagnati e lucidi. Non pare
proprio una bella immagine, eh?
Qui a Suzhou tutti
(stranieri e oriundi senza distinzione di colore o modello) non
vedono l'ora che l'afa dia una tregua. Anche perché il passaggio
dalla strada torrida ai negozi con clima polare causa non pochi
raffreddori e mal di gola. E a Shanghai, dicono, è ancora peggio.
In questa zona della
Cina, moderna e ricoperta di strade, sopraelevate, caseggiati e
grattacieli, la possibilità di andare al mare nel week end è molto
remota. Incomprensibilmente, nonostante questo paese abbia una costa
lunga chilometri, le spiagge praticabili sono pochissime. E così...
si sopporta! E si sta parecchio chiusi in casa perché fare una
passeggiata pare un'impresa titanica, così come andare al parchetto.
Almeno non viene la
tentazione di comperare la cioccolata. Il rischio di trovarsi tra le
mani un appiccicoso grumo di materia sciolta fa passare la voglia.
“Coraggio!” ci
diciamo l'un l'altro “Vedrai che tra poco rinfresca!” e non
vediamo l'ora che vengano settembre e ottobre, che, assieme ai mesi
primaverili, sono il più bel periodo per godersi Suzhou.
Fonte immagine:
http://lemondedebblinou83.blogspot.com