giovedì 29 agosto 2013

NON LO SOPPORTO PIÙ


… il caldo, intendo dire! Qua viaggiamo ancora sui 38 °C e l'umidità supera l'80%. Facendo una rapida ricerca sul web ho scoperto che, a queste condizioni, il mio corpo si sente come se dovesse sopportare 62°C! Adesso ho capito perché, dopo due secondi che sono uscita di casa, comincio a grondare come un cavallo. Sono stufa di avere le macchie sui vestiti, la faccia unta, i capelli bagnati e lucidi. Non pare proprio una bella immagine, eh?
Qui a Suzhou tutti (stranieri e oriundi senza distinzione di colore o modello) non vedono l'ora che l'afa dia una tregua. Anche perché il passaggio dalla strada torrida ai negozi con clima polare causa non pochi raffreddori e mal di gola. E a Shanghai, dicono, è ancora peggio.
In questa zona della Cina, moderna e ricoperta di strade, sopraelevate, caseggiati e grattacieli, la possibilità di andare al mare nel week end è molto remota. Incomprensibilmente, nonostante questo paese abbia una costa lunga chilometri, le spiagge praticabili sono pochissime. E così... si sopporta! E si sta parecchio chiusi in casa perché fare una passeggiata pare un'impresa titanica, così come andare al parchetto.
Almeno non viene la tentazione di comperare la cioccolata. Il rischio di trovarsi tra le mani un appiccicoso grumo di materia sciolta fa passare la voglia.
“Coraggio!” ci diciamo l'un l'altro “Vedrai che tra poco rinfresca!” e non vediamo l'ora che vengano settembre e ottobre, che, assieme ai mesi primaverili, sono il più bel periodo per godersi Suzhou.

Fonte immagine: http://lemondedebblinou83.blogspot.com



giovedì 22 agosto 2013

FAI QUALCOSA CHE TI SPAVENTA OGNI GIORNO


Navigando sul web, mi sono imbattuta sul sito di EXPAT EXPLORER SURVEY.
Si tratta di un sondaggio, condotto nel 2012, dalla banca HSBC intervistando più di 5000 espatriati sulla loro vita all'estero. Il sito presenta le comparazioni sulle diverse nazioni del mondo, le statistiche ed un'interessantissima sezione di consigli. E' qui che ho letto la frase del titolo, e l'ho trovata davvero di forte impatto!
Qualcosa che ti spaventa ogni giorno... qualcosa che ti butti fuori a calci dalla comoda zona di pochi metri (o centimetri?) entro la quale ti senti perfettamente al sicuro.
Ogni persona dovrebbe farlo. Sempre. Per continuare a crescere, per evitare di addormentarsi e andare avanti per inerzia (magari convinta di essere sveglia).
Ma nella vita expat la capacità di affrontare le paure è essenziale, altrimenti ti ritroveresti a vivere chiuso in casa, magari pure con le tende tirate.
Quando ho letto quella frase, mi sono venute in mente mille cose che potrebbero riempire il diario di anni:
  • Chiamare una conoscente straniera per uscire a bere un caffè insieme ed approfondire l'amicizia, anche se il tuo inglese è scarsetto
  • Organizzare in casa la festa di compleanno dei tuoi figli e invitare tutti i compagni di classe
  • Mangiare cibo di strada
  • Prendere un risciò a pedali e magari anche contrattare sul prezzo
  • Sedersi in mezzo alle mamme al parchetto e presentarsi con un sorriso
  • Bussare alla porta dei tuoi nuovi vicini per introdurre te stesso e la tua famiglia
  • Salire sul primo autobus, anche se la destinazione è scritta solo in caratteri cinesi, e vedere dove va
  • Contattare una persona on line, perché vive nella tua stessa città e vorresti conoscerla

Potrei scrivere fino a domani. Il problema non è farsi venire le idee... il problema è attuarle.
Allora, visto che è così, mi prendo ad auto-calci, chiudo il blog e mando una mail ad una possibile nuova amica...

martedì 20 agosto 2013

VACANZE A COMPOUND BEACH


L'idea originaria era quella di fare qualche giorno di vacanza noi quattro, prima che inizi la scuola. Ma, complici la stanchezza arretrata, il caldo assassino e un certo rincoglionimento da fuso orario, la voglia di prendere un altro aereo per qualsivoglia destinazione marina era meno di zero.
Così abbiamo optato per una facile, comoda, oziosissima settimana... a casa nostra a Suzhou e siamo andati ogni pomeriggio nella piscina del compound. Che, tutto sommato, non è niente male. E, complice un cielo azzurro che nulla aveva da invidiare a quello italiano, sembrava davvero di essere in vacanza! Il Papi viaggiante si è preso i pomeriggi di ferie e si è potuto godere i vispi pargoli, mentre io sono riuscita finalmente a fare qualche riposino pomeridiano senza il timore che i miei figli, rimasti svegli, mi distruggessero la casa o si procurassero qualche seria lesione inventando chissà quali pericolosi giochi.
Gli expat stanno tutti rientrando e la rete di contatti si ristabilisce, tappando i vuoti lasciati da chi è partito con i nuovi acquisti appena arrivati.
Questa settimana, poi, ricomincia la scuola! Per la gioia dei bimbi, ma soprattutto delle mamme, che possono rientrare nella vita “normale”. Mille nuovi progetti per questo autunno Suzhouese, finalmente mi posso dedicare alle mie amate “to do list” e alla stesura dei miei obiettivi per l'inverno 2013/2014!
Ah, avevo promesso la lista delle cose che trovo piacevoli qui, eccola:

  1. La sagoma scura dei palazzoni del mio condominio, punteggiati dalle luci di mille finestre, la sera quando rientriamo da un'uscita. E' una vista che non smette mai di affascinarmi.
  2. La leggera birra Qingdao, da bere tutta d'un fiato per sedare la sete
  3. La musica che ci accoglie a scuola, quando arriviamo la mattina
  4. Il parchetto indoor nel centro commerciale sotto casa, dove li posso portare se fa troppo caldo o piove
  5. I negozi SEMPRE aperti

venerdì 9 agosto 2013

UN ANNO DI CINA

Un anno fa, proprio il 9 agosto, sbarcavo in Cina coi bimbi. Che diverso il rientro di quest'anno con quel primo arrivo! Ora torno in un posto che mi è già familiare, allora invece mi guardavo intorno un po' sperduta.
Osservo fuori dalla finestra e ritrovo le stesse libellule che mi avevano stupito dodici mesi fa: tante! E al 26° piano? Ma che ci fanno così in alto? Curiosamente, ci sono solo in agosto: era da allora difatti che non le vedevo.
Anche il blog lo scrivo da più di un anno. Mi sono riletta il primo post: "vediamo quanto dura" avevo scritto. Beh per ora è durato e mi ha dato anche soddisfazione. Nato per aggiornare parenti e amici, ora vorrei farlo crescere. Vorrei scrivere qualche post in inglese (e questo significa che devo mettermi a studiarlo seriamente!) ed aggiungere qualche nuova "rubrica". Vedremo. Se son rose, fioriranno. L'entusiasmo non manca!

giovedì 8 agosto 2013

CALDO ABBRACCIO

Eccoci finalmente di nuovo tutti e quattro insieme! Il viaggio da sola coi due piccoli turbini è andato insospettabilmente bene, se escludiamo qualche piccolo episodio di iper-attività del Torello, che nel primo volo toccava tutto ed ha chiamato parecchie volte le hostess premendo il pulsantino prima che riuscissi a fermarlo, oppure la stanchezza estrema che a Shanghai, mentre aspettavamo le valigie, lo ha spinto a comportanìmenti anomali come distendersi a terra o mettersi a leccare le barre inferiori del trolley (quanti anticorpi!)
E poi vi sfido ad entrare con due bimbi, uno zaino in spalla e una valigetta di Hello Kitty nel bagno di un aeroporto - con la porta che si apre verso l'interno (non credo davvero sia stato progettato da una mamma!)
Ma, ripeto: tutti ostacoli superabilissimi in quelle che, da casa a casa, sono più o meno 24 ore di viaggio. Sopprattutto quando al momento del decollo i tuoi bimbi ti fanno scordare la paura di volare perché ridono e urlano " Yuhuuu!"
A Suzhou ci aspettava il caldo terrificante di agosto (che mi ha fatto ridere al pensiero delle nostre lamentele italiche per qualche grado in più): avete presente entrare nella macchina che è rimasta posteggiata tutto il giorno sotto il solleone? Ecco: QUELLO è il vero caldo! Soffocante, umido, senza tregua e senza un alito di vento. Ci difendiamo riposando in casa al mattino e andando in piscina al pomeriggio (inutile ricerca di refrigerio in un acqua che avrà 40 gradi, ma l'importante è il pensiero), dove io mi godo felice la vista dei bimbi sorridenti che giocano con il Papi.

lunedì 5 agosto 2013

ARRIVEDERCI ITALIA


Domani verso le 16 sarò di nuovo in Cina. Arrivederci Italia.
Ho trovato un clima splendido, sole e vento, mare e vigne. Ho trovato i volti amici, le feste, le chiacchierate. Ho trovato i grilli e le cicale.
Ma ho trovato anche gente disillusa ed arrabbiata. Ho trovato che i discorsi da bar sono tristemente veri in quest'Italia dall'ingiustizia facile, dove chi dovrebbe vigilare le regole, per cercar d'essere a tutti i costi "politically correct"  è spesso anche "molto imbecill".
Ho trovato negozi chiusi e nuove attività  intelligenti bloccate da stupide regole della ASL.
Ho trovato un fisco che, come il principe Giovanni di Robin Hood, tartassa e succhia, indaga e gratta il fondo, mentre l'italiano medio (evasore fino a prova contraria) teme perfino di comprarsi un viaggio "perché poi vengono a chiedermi come ho fatto a pagarlo".
Chi ci vive è preso dal vortice e gli sembra normale, ma a me che ho vissuto parecchi mesi all'estero certi discorsi sembrano lunari, e non lo dico per supponenza, ma davvero: è pazzesco!
Dicono che la Cina è la terra delle opportunità. A dire il vero ancora non lo so. Ma quello di cui sono tristemente, amaramente sicura è che, ora come ora, l'Italia è la terra dell'ostilità e dello svantaggio.

giovedì 1 agosto 2013

PREPARO VALIGIE



Il soggiorno italiano volge al termine. Abbiamo fatto cene, pranzi, grigliate, aperitivi, caffè, ancora cene, pranzi... visto gli amici e passato bei momenti coi parenti. Il papi viaggiante, che non era con noi, ci è mancato molto. 
Diciamo che l'esperienza "vacanza", da sola con due bambini di 4,5 e 2,5 anni non è stata molto rilassante (si può dire devastante?), ma sono anche contenta: abbiamo fatto il pieno di mare, sole e aria pulita prima di tornare nella (quasi sempre) fosca aria cinese.
Me ne sto qui, seduta nel portico del mio giardino, a bere un caffè e sentire gli uccellini, le cicale, qualche volta il rumore di un trattore che lavora in lontananza, e mi stupisco di non provare alcun senso di malinconia all'idea della partenza.

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