lunedì 20 agosto 2012

PRIMO GIORNO DI SCUOLA E HOT POT COREANO

Lunedi' mattina. Primo giorno al kindergarten dei bimbi. Io emozionata. La pupetta esaltata. Il torello vivace come sempre. Devo dire che sono fortunata perche' ho due figli che con gli inserimenti scolastici non hanno mai avuto problemi! E anche stavolta e' stato cosi: entrambi si sono messi subito a giocare, guardando con occhi stupefatti quei bambini che invece piangevano perche' non volevano restare in classe. Ah! Da notare che qui l'inserimento dura il tempo di portarli in classe e salutarli (se escludiamo l'incontro comune con maestri e genitori, che abbiamo fatto sabato mattina e nel quale i bimbi hanno preso confidenza con la scuola), non lo stillicidio di orette, mezz'orette, prima con mamma, poi solo dieci minuti, poi venti, poi mamma fuori etc etc come da noi :)
Devo ammettere che vorrei tornare piccola e frequentare anche io una scuola cosi': impareranno l'inglese e il cinese, faranno musica, disegno, gioco, matematica (argh???) ovviamente tutto rapportato all'eta' di ognuno (dato che il torello e' ancora in eta' di asilo nido, mentre la pupattola dovrebbe frequentare il secondo anno di scuola dell'infanzia).
La pupetta ha un maestro americano (che quando parla io faccio una difficolta' immensa a capire... ma migliorero'!) e una maestra cinese (dall'aspetto molto dolce e materno), il torello ha anche lui una maestra cinese e una messicano-americana.
Prima mattinata senza le belve a cui badare, io il marito e la nonna siamo andati a far spese in un centro commerciale e ci siamo fermati in un ristorante coreano a mangiare l'hot pot... devo dire che l'esperienza e' stata gastronomicamente esaltante, avevamo un piatto di verdure e uno di carne tagliata fine da immergere in un brodino bollente (sotto c'e' la fiammella accesa) e da intingere in salsine saporite e piccanti. Siamo usciti con la panza piena (anche contenti di aver fatto finalmente un pasto in relax e pace, senza nessuno che urla, piange, fa capricci, chiede acqua etc etc).
Alle 15.30 siamo andati a prendere i pupi, io ero trepidante: si saranno trovati bene? Avranno mangiato? Avranno dormito? La pupa avra' fatto amicizia con qualcuno? Si saranno trovati bene con gli insegnanti? Li ho trovati che giocavano, contenti e felici, la pupa che gia' si butta tra le braccia del maestro per salutarlo (...) e che ha gia' legato con un bambino italiano (e una bambina della quale pero' non si ricordava il nome) e il pupo che, a detta delle maestre, ha mangiato tutto il pranzo e ne ha chiesto ancora (non si smentisce...).
Bene, sono contenta. No: contentissima! Vederli felici ci riempie il cuore di gioia e non ci fa pentire di aver fatto questa scelta importante.

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