Ogni tanto succede. Un
giorno nel quale ti senti in subbuglio e le tue paure sembrano voler
uscire tutte da sotto i sassi, come ragni pelosi. Un bel caffè
(anche due), tanti profondi respiri e cerchiamo di andare avanti al
meglio!
La mia esperienza di vita
in un paese lontano e diverso come la Cina mi ha finora regalato
una sicurezza di me che non credevo possibile, dato il mio carattere
insicuro e pauroso. Se qualche donna fosse in dubbio se seguire o no
il marito all'estero, io consiglierei senza dubbio: buttati, buttati,
buttati! È un'esperienza che ti forgia, ti cambia, ti rende più
forte e, come ho detto spesso, ti costringe a fare cose che ti
mettono a disagio e “Uscire dal metro
quadro dove ogni cosa sembra dovuta guardare dentro alle cose c'è
una realtà sconosciuta che chiede soltanto un modo per venir fuori a
veder le stelle e vivere le esperienze sulla mia pelle sulla mia
pelle” come direbbe Jovanotti.
Però
sto fatto che dobbiamo arrangiarci a risolvere tutti i piccoli
(grandi) scazzi della vita quotidiana all'estero alle volte mi pesa.
Devo mettermi a fare cose che fino a qualche tempo fa non mi sarebbe
mai passato per la testa di intraprendere: decidere per
l'assicurazione sanitaria, andare negli uffici per il rinnovo del
visto, pagare le bollette cinesi e mille altre occupazioni
quotidiane che spesso gli altri espatriati sono esonerati dal fare,
perché c'è una grande “mamma azienda” che li protegge e li
coccola. Certo, questo mi dà la possibilità di conoscere un sacco
di cose: chiedetemi pure come si fa a mandare dei documenti in
Europa, oppure come si fa l'estensione di un visto turistico.
Chiedetemi che tipi di piani esistono per le coperture sanitarie, o
come sono regolati i trasferimenti monetarei Italia/estero.
Chiedetemi come si pagano le tasse in Cina, cosa si può dedurre,
oppure chiedetemi dove si possono pagare le bollette e ricaricare le
schede di acqua e gas. Come direbbe un noto comico di qualche anno
fa: “Le so tutte!”
Ma
alle volte cedo e ritorna la vecchia me stessa che, piuttosto di
affrontare una difficoltà, metterebbe la testa sotto la sabbia come
uno struzzo e starebbe ad aspettare che qualcun altro risolva le
questioni al posto suo. E l'ansia, vecchia cara amica, mi assale e mi
immobilizza, mi ritrovo a ciondolare per casa con lo sguardo vitreo
senza combinare nulla, nemmeno in quelle occupazioni che mi divertono
e mi danno carica.
Adesso
mi faccio il terzo caffè della mattinata, respiro ancora un pochino
e magari mi metto a scrivere il prossimo post cercando un argomento
più divertente eh?
Però
prima voglio condividere con voi questo viedeo che trovo
assolutamente fantastico! Voi che ne pensate?