Eccoci finalmente di nuovo tutti e quattro insieme! Il viaggio da sola coi due piccoli turbini è andato insospettabilmente bene, se escludiamo qualche piccolo episodio di iper-attività del Torello, che nel primo volo toccava tutto ed ha chiamato parecchie volte le hostess premendo il pulsantino prima che riuscissi a fermarlo, oppure la stanchezza estrema che a Shanghai, mentre aspettavamo le valigie, lo ha spinto a comportanìmenti anomali come distendersi a terra o mettersi a leccare le barre inferiori del trolley (quanti anticorpi!)
E poi vi sfido ad entrare con due bimbi, uno zaino in spalla e una valigetta di Hello Kitty nel bagno di un aeroporto - con la porta che si apre verso l'interno (non credo davvero sia stato progettato da una mamma!)
Ma, ripeto: tutti ostacoli superabilissimi in quelle che, da casa a casa, sono più o meno 24 ore di viaggio. Sopprattutto quando al momento del decollo i tuoi bimbi ti fanno scordare la paura di volare perché ridono e urlano " Yuhuuu!"
A Suzhou ci aspettava il caldo terrificante di agosto (che mi ha fatto ridere al pensiero delle nostre lamentele italiche per qualche grado in più): avete presente entrare nella macchina che è rimasta posteggiata tutto il giorno sotto il solleone? Ecco: QUELLO è il vero caldo! Soffocante, umido, senza tregua e senza un alito di vento. Ci difendiamo riposando in casa al mattino e andando in piscina al pomeriggio (inutile ricerca di refrigerio in un acqua che avrà 40 gradi, ma l'importante è il pensiero), dove io mi godo felice la vista dei bimbi sorridenti che giocano con il Papi.