Passato per un momento
l'allarme inquinamento, che anche qui a Suzhou si è fatto sentire
(aprendo le tende la mattina non riuscivo a distinguere il palazzo di
fronte) e che aveva gettato me in un umore nero come il cielo (e mi
aveva tormentato per giorni con sensi di colpa nei confronti dei miei
bimbi, che per cercare di difendere dalle temibili polveri ho tenuto
sigillati in casa) mentre il papi viaggiante cercava di minimizzare
“Sarà polvere del deserto” (sic!) si ritorna a respirare.
Mentre la Cina si prepara
a festeggiare il suo capodanno (che mi dicono sarà all'insegna di
fuochi e botti sparati tutta la notte), noi abbiamo fatto compere per
la casa, in modo da renderla più calda ed accogliente e smorzare un
po' quella sensazione di essenzialità da “cella di monaco” che
alla lunga intristisce. Piccole cose: un mobiletto, un tappetino, il
banchetto da disegno per la Pupella. Una su tutte abbiamo accolto con
estremo entusiasmo: IL FORNO! Già inaugurato con pizza e dolci,
preparati rigorosamente insieme ai bimbi!
Con domani i pupetti
avranno ben due settimane di vacanza e siccome anche il papi
viaggiante durante quel periodo avrà meno da fare (tutto si ferma in
Cina in questi giorni, come per il nostro Ferragosto!) sfrutteremo le
giornate per fare un po' di turismo! Magari anche una capatina a
Shanghai.
Oggi, ultimo giorno di
scuola, la Pupella preparerà con i maestri i dumpling (ravioli
cinesi ripieni), piatto tradizionale del capodanno. Così mi farò
insegnare come si fa e nel prossimo post ve li mostro!