E' un po' di tempo che
non scrivo. Ma sono stata impegnata... a cucinare lasagne! La
quantità considerevole che vedete nella foto non era per la mia
scorta familiare, bensì per il tavolo che le mamme italiane hanno
preparato per un evento scolastico che si chiama “International
Family Day” e che si è svolto in una delle due principali scuole
internazionali di Suzhou. Questa festa si svolge ogni anno e celebra
le diverse nazioni dei ragazzi iscritti nella scuola: c'è una
parata, ci sono spettacoli e danze, bancarelle di cibo, di libri, di
prodotti vari. E, dulcis in fundo, nella mensa della scuola si svolge
la parte più divertente e... buona: le famiglie di ogni nazione
(aiutate da amici e simpatizzanti) organizzano delle bancarelle dove
mettono in vendita i piatti tipici del paese di provenienza e il
ricavato viene devoluto in beneficenza. C'erano così il banchetto
della Svizzera, quello della Malesia, del Giappone, della Corea,
della Francia... insomma un bel giro del mondo enogastronomico!
Come ogni volta quando
varco la soglia di una di queste scuole mi sembra di essere in uno di
quei film dove gli studenti sciamano coi libri sotto braccio da una
classe all'altra per raggiungere le diverse lezioni e tutto sembra
pulito, moderno, efficiente. Nei corridoi della scuola erano perfino
appesi dei cartelli che decantavano le “18 attitudini”
dell'essere umano e spronavano i ragazzi a farle proprie:
l'entusiasmo, il coraggio, il rispetto, la gratitudine. Bazzecole,
eh? Mentre leggevo, avevo le lacrime agli occhi: sono sempre stata
convinta che la scuola dovrebbe insegnare non solo a fare di conto, a
leggere, a scrivere, ma a essere veri uomini e vere donne che
sviluppano appieno la propria personalità e le caratteristiche
positive dell'essere umano. Non so se questa sia una caratteristica
di tutte le scuole di stampo americano, in ogni caso sono rimasta
molto colpita. Continuo a credere che, sebbene non se ne rendano
ancora conto, dare ai bambini la possibilità di vivere
quest'avventura all'altro capo del mondo sia uno dei più bei regali
che potevamo fare loro.