lunedì 28 maggio 2018

SLANG CINESE: PARLIAMO DI FAMIGLIA

La lingua cinese cambia al passo coi tempi e molte parole e frasi diventano trend che descrivono i cambiamenti della società e della famiglia.


slang cinese

La lingua cinese è affascinante e viva e, sebbene si fondi su un numero limitato di suoni e sillabe e non possa creare parole dal nulla, è in grado di dar vita a nuove forme idiomatiche che seguono l’evolversi della società, della scienza e della cultura.

Per spiegarla con meno paroloni, il cinese è composto da limitate tesserino di lego (le sillabe, che sono di per sé stesse parole con un significato). Tutte le parole, anche quelle che devono essere create dal nulla per definire concetti prima inesistenti, vengono formate combinando questi mattoncini.

Ecco allora che telefono si dice “dianhua” 电话 (parola elettrica), metropolitana “ditie” 地铁, (ferro -sottosuolo), aereo "feiji" 飞机 (macchina volante) e così via. 

Essendo composto da un numero determinato di sillabe, che però cambiano significato a seconda del loro tono, il cinese si presta inoltre agli omofoni: parole che vengono scritte con caratteri diversi ed hanno significato diverso, ma suonano simili. I cinesi amano molto i giochi di parole che scaturiscono dagli omofoni. Un esempio? Il 20 maggio è considerato la giornata dell’amore perché in cinese 5.20 si dice wu3 er2 ling1 五二零 , che somiglia molto a wo3 ai4 ni3 我爱你 (ti amo).

Per quanto riguarda i nuovi trend della cultura popolare, sono moltissime le parole che vengono coniate e diventano simbolo di un concetto. Scavare un po’ a fondo in queste buzzword permette di conoscere aspetti della cultura cinese interessanti ed emblematici. 

Molte parole o frasi descrivono la famiglia e gettano luce sulle dinamiche dell’amore e del matrimonio peculiari di questa società. 

Ci sono ad esempio le coppie DINK, acronimo inglese che sta per “double income, no kids”, ovvero quelle coppie nelle quali entrambi i coniugi lavorano, non hanno figli e conducono uno stile di vita benestante. La parola cinese traslittera il suono dell’acronimo e diventa 丁克 ding1 ke4. Il fenomeno delle coppie dink è una tendenza del tutto nuova in Cina dove, per tradizione, mettere al mondo un erede (possibilmente maschio) è considerato un assoluto dovere filiale. In una società estremamente competitiva che riversa enormi aspettative sui ragazzini, nei quali i genitori devono investire tutte le loro risorse (anche economiche), sono però sempre di più le coppie che preferirebbero non avere figli. Non è cosa facile da queste parti, dove la pressione sui novelli sposi è fortissima. Ed alcuni scelgono di avere un bimbo con l'unico motivo di far contenti i nonni, e lasciano agli stessi l’onere (e l’onore) di tirarlo su.

La stessa pressione che spinge gli sposini a procreare, spinge i figli single a sposarsi il prima possibile. Tuttavia, non è cosa facile per un ragazzo in età di matrimonio trovare moglie in Cina. La proporzione maschi/femmine è sfavorevole (ci sono circa 120 uomini ogni 100 donne) e le ragazze possono permettersi di fare le schizzinose: il marito ideale deve avere (come minimo) una buona posizione lavorativa, un appartamento di proprietà ed una macchina. E per questo c’è chi è convinto che il matrimonio in Cina sia esclusivamente una questione di soldi, che poco ha a che fare con l’amore. 

Ecco allora che i giovani cinesi si chiedono se accetterebbero mai un matrimonio nudo 裸婚 luo3 hun1, nel quale gli sposi non posseggono casa di proprietà né macchina, decidono di rinunciare alla cerimonia, all’anello, al viaggio di nozze e a tutti i simboli sociali (costosi!) che si accompagnano al rito poiché credono fermamente nel loro amore, al di là delle convenzioni sociali.

Oppure sognano un 闪婚 shan3 hun1, un matrimonio flash, soprattutto se stanno per entrare nella categoria degli “avanzi”.




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