Affettuoso decalogo per parenti e amici alle prese con l'espatriato che torna in vacanza.
Ho scritto questo articolo per il sito Expatclic.com alcuni anni fa e lo trovo ancora attuale in periodo di ferie estive... ve lo ripropongo qui sul blog e aspetto di leggere le vostre opinioni nei commenti!
La chiamiamo “vacanza”, ma in realtà il periodo che l'espatriato trascorre in patria nel periodo estivo è disseminato di impegni di vario genere.
La casa, rimasta chiusa per mesi, ha bisogno di piccole manutenzioni: e allora chiama l'idraulico per quel rubinetto che perde, l'elettricista per il citofono che funziona male, il termotecnico per controllare i fumi della caldaia.Per non parlare di bollette arretrate, dichiarazione dei redditi, i documenti e le trafile burocratiche. C'è sempre qualche nuovo adempimento da ottemperare sotto il sole italiano!
E poi ci sono nonni, zii, parenti vari: pranzi, cene e incontri per ovviare al tempo perduto e cercare di godere più possibile delle reciproca compagnia.
Ultimi, ma non ultimi, i preziosi amici. Quelli che ti sono stati vicino negli anni, quelli che erano a scuola con te o i tuoi ex colleghi. Persone preziose e insostituibili che spesso ti sono mancate e che non vedi l'ora di rivedere.
Ma... c'è sempre un ma nella storia, vero? E anche in questo caso, il ma dell'espatriato è che, preso com'è dai vari impegni e incontri, rischia davvero di non riuscire a fare nemmeno un giorno di mare o una passeggiata nei campi. Insomma, di ferie nemmeno l'ombra.
Allora ho pensato, perché non stilare un decalogo? Una piccola guida che aiuti i conoscenti tutti a comprendere meglio questo personaggio, ormai quasi sconosciuto, che è l'amico che vive all'estero?
Ecco dunque le mie perle di saggezza:
1) Non fate improvvisate della serie: “Passavo di qua e ho visto la macchina/la luce accesa, allora ho pensato: perché non salire?” In altre circostanze potrebbe fare molto piacere, ma se ad avere questa splendida idea sono in venti persone, fate i conti voi... telefonategli e mettetevi d'accordo per un momento in cui è libero e senza impegni.
2) Non arrabbiatevi se scoprite che è qua già da un mese e non vi ha ancora telefonato. Come ho già detto, non fa solo vacanza. E non deve chiamare solo voi ma ha una lista immensa.
3) Comprategli un regalino. Non servono grandi cose, basta il pensiero. Perché, sappiatelo, l'expat passa il mese prima del rimpatrio a scorrazzare per negozi e negozietti in cerca di gadget e souvenir da portare a tutti, ma non è detto che tocchi solo a lui perché vive all'estero.
4) Organizzate una cena a casa vostra con tutti i vecchi amici. Gli risolverete due problemi: non dovrà stare a pulire per giorni una casa rimasta chiusa per mesi (sempre se la casa ce l'ha ancora disponibile) e vedrà tutti gli amici in un colpo solo!
5) Non offendetevi se, per qualche imperscrutabile motivo, non riuscirete a vedervi. Sarà per la prossima volta!
6) E se riusciste voi a organizzare un viaggio per andare a trovarlo? Potrebbe mostrarvi tutti i luoghi che per lui sono diventati una seconda casa.
7) Evitate proposte del tipo: “Ti ricordi di Tizia, l'amica del fidanzato di mia sorella ai tempi delle superiori? Le ho detto che vivi all'estero e vorrebbe tanto vederti”. Il tempo è prezioso e l'espatriato deve per forza scremare se vuole vedere chi per lui conta davvero. E poi, non fatelo sentire un fenomeno da baraccone.
8) Non ditegli: “Il giorno prima di partire mi chiami per un saluto?” non sarete gli unici ad avere questa splendida idea e lui/lei non ha, davvero, nessuna voglia di trascorrere il giorno prima della partenza al telefono a dire arrivederci. Primo, perché gli viene un magone galattico. Secondo, perché spende un sacco di soldi in telefonate.
9) Non denigrate il suo paese ospitante, anche se è un posto dove voi non mettereste piede nemmeno per uno scalo tecnico. Dopotutto è il posto in cui vive e gli piace (o cerca di farselo piacere).
10) Quando è via, scrivetegli una mail ogni tanto.