martedì 24 maggio 2016

I #POSTI CHE

Raccolgo l’invito di Ciccola, autrice del blog Gattosandro Viaggiatore, e vi parlo dei #POSTICHE, un tag ideato da Nerogrigio, iniziativa alla quale partecipo però a modo mio!


Quanti posti ci sono nella vita di una persona? Posti amati, odiati, che si vogliono dimenticare o dei quali si ha nostalgia… ognuno di noi potrebbe stilare un lungo elenco di città o paesi, ma anche di vie o angolini nascosti che nessuno conosce… ogni posto ha un’atmosfera sua, peculiare. E ogni posto racconta una storia. Questi sono i miei:

TRIESTE è la città dove sono nata e che mi è sempre stata stretta. Pur essendo bellissima e ricca di storia, negli anni in cui io ero giovane era un posto piuttosto “morto”, dall’economia stagnante e la vita mondana piuttosto piatta. Era conosciuta come “la città più vecchia d’Italia”, avendo una larghissima fetta della popolazione over 70. Ho provato più volte ad andar via… alla fine ci sono riuscita! Ma di Trieste mi manca il mare: le passeggiate sul lungomare di Barcola, sempre affollatissima quando inizia il caldo; oppure star seduta sul Molo Audace, di fronte alla splendida Piazza Unità, mentre soffia la bora e le onde spumeggiano schizzandoti la faccia. 

ROMA uno dei primi posti dove sarei voluta andare a vivere (possiamo dire fuggire?). Sogno dei miei giorni di ragazza diciottenne: andavo a trovare un mio amico (sperando che diventasse prima o poi fidanzato), ma lui aveva piani diversi e la delusione è stata cocente.
Roma ha un’atmosfera gioiosa, calda, stupenda: ci sono stata innumerevoli volte e ne sono innamorata! Mi rammarico di non essere riuscita ad andarci col Papi Viaggiante prima che nascessero i figli… ma magari posso rimediare un giorno, lasciando i pargoli a qualche parente? (non fate la fila, però!)

BISIACARIA è la zona che si trova fra Trieste e Udine, bis-aquae, tra due fiumi: il Timavo e l’isonzo. E’ il posto dove pensavo di aver messo radici prima di spostarmi dall’altra parte del mondo: una zona semplice, campagnola, che mi metteva addosso pace e serenità. Con sudore e fatica io e il Papi Viaggiante ci abbiamo costruito una casa che ora è vuota: i fiori del mio giardino sbocciano senza che nessuno se li goda, se non la Super Nonna che qualche volta mi manda una foto del pergolato in fiore. E’ il posto dove torniamo a Natale e in estate, è il posto dove abbiamo tanti amici. E’ il posto che ci accoglie sempre a braccia aperte anche se lo stiamo trascurando.

VIETNAM ci sono stata in viaggio di nozze. Diciassette meravigliosi giorni nei quali lo abbiamo girato da nord a sud. Il mio primo impatto con l’Asia, continente che è sempre stato nei miei pensieri e che mi ha sempre affascinato. Del Vietnam ho un ricordo bellissimo: mi sono piaciute le sue città affollate e rumorose, le campagne disseminate di semplici e povere case, le spiaggie e i fiumi. Il Vietnam mi ha lasciato il ricordo di un’atmosfera magica, proprio l’Asia che mi immaginavo e che mi ha stregato. Vorrei davvero poterci tornare un giorno.

PARIGI ci sono stata un paio di volte, sono perfino riuscita ad organizzarci un viaggio sola col Papi Viaggiante quando già c’erano i bimbi. Parigi mi piace un sacco: ha un’atmosfera romantica e snob che mi ammalia! Tornarci coi figli? Mmh, non lo so! Eppure qualcosa mi dice che prima o poi rimetterò piede in questa splendida città.

SUZHOU è la città dove viviamo: per gli standard cinesi viene considerata di “seconda fascia”, ovvero di media grandezza. Per me è sterminata: soltanto nel mio compound vivono altrettanti abitanti che nel mio paesino. Suzhou è moderna, disseminata di palazzi di cemento come quasi tutte le città cinesi che ho visto. Ma è anche tradizionale e ricca di storia: un giro nel centro, tra risciò, canali e casette tradizionali, fa scoprire la sua atmosfera antica e genuina. Se pianificate un viaggio in Cina, includetela: non ve ne pentirete!

SHANGHAI enorme, moderna, caotica, rumorosa e piena di contrasti. Quando ci misi piede per la prima volta, nel mio viaggio di ricognizione in Cina col Papi Viaggiante, ne rimasi affascinata! I panorami del Bund e di Pudong sono mozzafiato. E pensare che nel lontano 2000, anno del primo viaggio in Cina del Papi Viaggiante, quando mi mostrò alcune foto pensai: “Che posto splendido! Chissà se mai lo vedrò in vita mia?”. Ora per raggiugere Shanghai ci metto mezz’ora di treno superveloce e sono capace di girarla da sola senza perdermi. Che meraviglia!


A questo punto dovrei nominare altri blog che, seguendo le regole (che io per prima non ho rispettato…) dovrebbero raccontare i loro #POSTICHE. Ma siccome, appunto, nello scrivere di questo argomento per una volta sono stata anarchica, invece di nominare dei blog pubblicherò il post sulla pagina Facebook di Cucinanto e vediamo chi ha volgia di raccogliere l’invito e commentare con i suoi #POSTICHE!

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