venerdì 13 marzo 2015

MA CHE BEL POSTO SINGAPORE!

Quest'anno, durante le vacanze del capodanno cinese, siamo scappati qualche giorno pure noi!
Abbiamo lasciato una Suzhou fredda e grigia e siamo atterrati in una Singapore piena di colori, dove il cielo era azzurro e gli alberi davvero verdi, dove si andava in giro in maglietta a maniche corte e dove... c'era il mare (e chi legge il mio blog, sa che, essendo triestina di nascita, il mare mi manca sempre tanto!).
Come non poteva deliziarmi un impatto simile? Difatti dopo appena cinque minuti ho iniziato a pensare che in un posto del genere mi piacerebbe davvero vivere.
Singapore è un mix di etnie, lingue ed atmosfere affascinante: vi si parla correntemente l'inglese (essendo stata colonia britannica per lungo tempo), ma anche il cinese ed il malese. Vi convivono la comunità cinese, malese e indiana, e un altro buon numero di stranieri che vengono qui per lavorare (tra cui anche molti americani ed europei).
La città è pulita, i trasporti funzionano, la legge colpisce tutti indistintamente ed è realmente severa (ti avvertono perfino in aereo che lo spaccio di droga viene punito con la pena di morte!), il fatto che tu sia straniero non ti salva da multe, carcere e... fustigazioni!
Oltre alla zona centrale, che come ogni megalopoli asiatica che si rispetti fa sfoggio dei suoi grattacieli di acciaio e specchi, ci sono moltissime zone con casette basse a due piani, molto suggestive.
Le parti più caratteristiche sono sicuramente Chinatown e Little India, il fulcro della vita delle due comunità. Tra negozietti tipici, musica di sottofondo e profumi di incenso indiano (o di cibo cinese!) meritano davvero una visita.

Decorazioni del capodanno cinese a Singapore
Singapore è un centro di divertimento e turismo: Sentosa, l'isola che si trova a sud, ospita gli Universal Studios e molte altre attrazioni. Ma quello che interessava maggiormente a noi erano le spiagge! Il bello di andare al mare in Asia è che molto probabilmente, durante le ore più calde, sparse in una spiaggia enorme ci saranno al massimo cinque o sei persone (come in Italia, eh?). 

Un pavone libero in spiaggia...
Ci siamo così goduti in santa pace la sabbia e il mare, i giochi sotto le palme ed una natura rigogliosa e selvaggia (compreso serpentazzo verde chiaro caduto da un albero a pochi centimetri dal Papi Viaggiante che, in barba a tutte le raccomandazioni sul comportamento da adottare vicino ai serpenti, ha fatto un balzo degno del miglior atleta di salto in lungo), con sullo sfondo le quasi cinquecento navi che ogni giorno sono ancorate al largo del porto.
È stata una vacanza che anche i le due piccole pesti hanno gradito: si sono divertiti sul bus “Hop-on” (quelli a due piani, aperti, che ti permettono di visitare tutta la città comodamente seduti), hanno apprezzato gli splendidi Gardens by the Bay (all'interno di una delle due enormi serre c'è perfino una cascata che simula il clima e l'ambiente della foresta tropicale), si sono emozionati (ed anche un po' impauriti) davanti agli animali dello zoo, soprattutto nella zona chiusa da un'ampia rete dove potevi passeggiare tra farfalle e pipistrelli giganti!
Hanno apprezzato molto anche la pioggia tropicale che ci ha colto di sorpresa mentre eravamo alla Tanjong beach.


Insomma, una vacanza che ci voleva proprio. Anche se, al nostro rientro, siamo stati accolti da questo:


e ammetto che l'umore ne ha risentito parecchio.

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