Questo, per mia figlia, è stato l'ultimo
anno di asilo: dal prossimo anno comincerà le elementari. Di
conseguenza, le ultime settimane di scuola sono state ricche di
avvenimenti importanti (e, perché no, commoventi!) come la cerimonia
della graduation (con tanto di toga nera e cappello da laureanda,
mica si scherza da queste parti!) e la recita di fine anno.
Uno degli appuntamenti più attesi,
organizzato appositamente per i bambini dell'ultimo anno, è lo
sleep-over a scuola, ovvero un'intera nottata da trascorrere in
classe!
Il programma era davvero ricco: i
bambini sarebbero rimasti a scuola nel pomeriggio, entro le cinque i
genitori avrebbero dovuto portare del cibo da condividere per la cena
(la scuola avrebbe preparato hot dog e frutta) e avrebbero dovuto
salutare i bambini.
Dopo cena era prevista la visione di un
film a cartoni in biblioteca, poi la doccia (e per chi voleva un
bagnetto in piscina, quella bella bella della foto sopra!), lo story- time e poi, finalmente (e
sperabilmente!) nanna!
Bello, no?
Quando ha saputo dell'evento, circa due
settimane prima, la Pupella mi ha detto: “Ma io ho paura di dormire
a scuola senza la mamma!”
In effetti, se escludiamo un paio di
notti dalla nonna, non ha mai fatto uno sleep over né da amici né
da parenti. Mi seccava dar corda alle sue paure, ma nello stesso
tempo non volevo sminuirle, dopotutto mi sembravano anche naturali.
Ma non volevo per nessuna ragione cedere e dirle “Allora tu se vuoi
puoi tornare a dormire a casa!”, poiché la nottata a scuola mi
sembrava un'occasione d'oro sia per divertirsi che per crescere. Ho
scelto la via pratica e le ho detto che, con calma, appena avremmo
avuto un momento tutto per noi, ci saremmo sedute e avremmo
analizzato tutte le sue paure (tra le quali il timore di svegliarsi
di notte e non trovare nessun adulto da chiamare per un bisogno),
cercando per ognuna di trovare una soluzione pratica.
Ma i bambini sono ricchi di risorse e
sanno sempre stupirci: dopo qualche giorno mi ha detto tutta contenta
che non aveva più nessun timore di dormire a scuola. Davvero? E come
mai? Semplice: la sua amichetta le ha detto di non preoccuparsi, che
avrebbe portato lei una lucetta da poter tenere accesa la
notte. E questo è bastato per rassicurare mia figlia e farla sentire
confidente.
Io ero stupefatta: mi immaginavo ore di
dialoghi e rassicurazioni tra mamma e figlia (magari coinvolgendo
anche il pratico e super logico papà), invece le ragazzine se la
sono cavata tra di loro, dimostrando una capacità di problem solving
che è carente perfino in molti adulti!
E così è stato: è rimasta a scuola
tutta felice, senza alcun timore. Nessun bimbo ha pianto e si sono
addormentati tutti abbastanza in fretta (per poi svegliarsi già alle
sei e mezzo del mattino e iniziare subito a giocare!!!).
Questa settimana la scuola finisce,
molti amici se ne sono già andati, per noi invece sarà un'estate
diversa in quanto resteremo a Suzhou. Ma di questo vi parlo nel
prossimo post!