giovedì 26 settembre 2013

ANSIA E CAFFE'


Ogni tanto succede. Un giorno nel quale ti senti in subbuglio e le tue paure sembrano voler uscire tutte da sotto i sassi, come ragni pelosi. Un bel caffè (anche due), tanti profondi respiri e cerchiamo di andare avanti al meglio!
La mia esperienza di vita in un paese lontano e diverso come la Cina mi ha finora regalato una sicurezza di me che non credevo possibile, dato il mio carattere insicuro e pauroso. Se qualche donna fosse in dubbio se seguire o no il marito all'estero, io consiglierei senza dubbio: buttati, buttati, buttati! È un'esperienza che ti forgia, ti cambia, ti rende più forte e, come ho detto spesso, ti costringe a fare cose che ti mettono a disagio e “Uscire dal metro quadro dove ogni cosa sembra dovuta guardare dentro alle cose c'è una realtà sconosciuta che chiede soltanto un modo per venir fuori a veder le stelle e vivere le esperienze sulla mia pelle sulla mia pelle” come direbbe Jovanotti.
Però sto fatto che dobbiamo arrangiarci a risolvere tutti i piccoli (grandi) scazzi della vita quotidiana all'estero alle volte mi pesa. Devo mettermi a fare cose che fino a qualche tempo fa non mi sarebbe mai passato per la testa di intraprendere: decidere per l'assicurazione sanitaria, andare negli uffici per il rinnovo del visto, pagare le bollette cinesi e mille altre occupazioni quotidiane che spesso gli altri espatriati sono esonerati dal fare, perché c'è una grande “mamma azienda” che li protegge e li coccola. Certo, questo mi dà la possibilità di conoscere un sacco di cose: chiedetemi pure come si fa a mandare dei documenti in Europa, oppure come si fa l'estensione di un visto turistico. Chiedetemi che tipi di piani esistono per le coperture sanitarie, o come sono regolati i trasferimenti monetarei Italia/estero. Chiedetemi come si pagano le tasse in Cina, cosa si può dedurre, oppure chiedetemi dove si possono pagare le bollette e ricaricare le schede di acqua e gas. Come direbbe un noto comico di qualche anno fa: “Le so tutte!”
Ma alle volte cedo e ritorna la vecchia me stessa che, piuttosto di affrontare una difficoltà, metterebbe la testa sotto la sabbia come uno struzzo e starebbe ad aspettare che qualcun altro risolva le questioni al posto suo. E l'ansia, vecchia cara amica, mi assale e mi immobilizza, mi ritrovo a ciondolare per casa con lo sguardo vitreo senza combinare nulla, nemmeno in quelle occupazioni che mi divertono e mi danno carica.
Adesso mi faccio il terzo caffè della mattinata, respiro ancora un pochino e magari mi metto a scrivere il prossimo post cercando un argomento più divertente eh?
Però prima voglio condividere con voi questo viedeo che trovo assolutamente fantastico! Voi che ne pensate? 

 

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