lunedì 19 novembre 2012

MA PERBACCO!



Ebbene sì, sotto casa, DICO, SOTTO CASA, hanno aperto un nuovo locale italiano, che servirà dalle colazioni, ai pranzi, alle merende, cene e anche pizze, formaggi, salumi (soave nome quasi dimenticato) e wine tasting!
Ovviamente ci siamo fiondati subito, in allegra compagnia di altri italiani (e non solo!) nostalgici di conosciuti sapori. Devo dire che l'accostamento vino e salumi proprio mi mancava! E devo ribadire che la scelta di venire a vivere in questo compound è stata ottima: è come un piccolo villaggetto, con stradine e negozi, incontri sempre qualcuno che conosci per strada e non ti senti mai solo!
Qui in Cina a tavola ci siamo adeguati alle usanze e beviamo birra Tsingtao o the, o adirittura, udite udite, acqua calda! Ebbene sì, pure quello abbiamo fatto.
Qualche giorno fa ho chiesto alla mia ayi di insegnarmi a cucinare qualche pietanza cinese. Come ho già avuto modo di spiegare in un altro post, in linea di massima le cinesi in casa non cucinano tantissimo, difatti alla mia domanda “ti piace cucinare?” lei mi ha guardato con occhi spaventati (della serie: non mi chiederà mica di preparale i pasti, questa qui adesso?) e poi mi ha risposto “Un poco”. Un poco??? Vabbé non a tutti piace spignattare. Mi ha scritto la lista della spesa (in cinese! Che io diligentemente mi sono tradotta) e mi ha insegnato a cucinare i vermicelli con il manzo. A me non sono dispiaciuti per niente, il papi viaggiante li ha mangiati ma controvoglia: preferisce di gran lunga un piatto di spaghetti con la salsa!
L'inverno è arrivato anche a Suzhou e noi in camera da letto abbiamo poco più di sedici gradi... l'appartamento è all'ultimo piano, grande, con pavimento in marmo e, ovviamente, senza riscaldamento. Ci scaldiamo con i condizionatori ed è un tipo di calore soffocante che dopo pochi minuti che l'hai spento ti piomba addosso di nuovo il freddo. Mi hanno detto che i cinesi non li accendono: li trovano insalubri (non hanno tutti i torti, ma nemmeno il gelo è tanto salubre, dico io!). Adesso ho capito perché nei negozi vedevo spuntare maglie e pantaloni imbottiti, ciabatte col pelo, borse dell'acqua calda e perfino copriwater morbidosi!
Come volevasi dimostrare, siamo tutti pieni di tosse e raffreddore. Il Torello ha avuto un paio di giorni di febbre, ma per fortuna è un bimbo forte e gli è passata subito senza dover ricorrere a visite in clinica! La Pupella ha iniziato a tossire per finta, perché voleva lo sciroppo anche lei, e se l'è chiamata sul serio! Quindi ora ci siamo attrezzati pure noi: maglie e maglioni in pile, pantaloni a doppio strato, ciabatte pelose! Ma quanto mi manca la mia bella stufa in maiolica della casa italiana! Tanto da trovare allettanti perfino le stufe con fuoco finto che ho visto sabato in un negozio di casalinghi (e questo la dice lunga!).

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